AUGURI MADRE

06.04.2011 10:00 di  Paolo Bocchi   vedi letture
AUGURI MADRE

6 aprile 1991; sono passati vent'anni ma quella data rimarrà scolpita nelle menti di tutti i tifosi della Fiorentina. Era il giorno della prima volta di Baggio da avversario, con addosso la maglia meno gradita (per usare un eufemismo) per chi vede il mondo a tinte viola: quella della Juventus. Per l'occasione i ragazzi della Curva Fiesole si superarono, organizzando e mettendo magistralmente in pratica, con l'aiuto di tutto lo stadio, probabilmente la più bella coreografia che si sia mai vista per una partita di calcio.

Oggi, a vent'anni di distanza, riguardare il video di quella giornata mette ancora i brividi, e provoca un incontrollabile senso di nostalgia per quello che eravamo; per quello che era il Franchi e che adesso, purtroppo, per una serie di motivi non è più.
Firenze quel giorno voleva dimostrare al campione che se ne era andato che cosa aveva abbandonato: una città meravigliosa e una curva che lo aveva amato come mai nessuno avrebbe fatto in seguito. Roberto Baggio era visibilmente emozionato, si procurò un rigore quasi controvoglia ma a batterlo proprio non ci riuscì e lasciò l'incombenza a De Agostini, che si fece parare il tiro da Mareggini nel tripudio di uno stadio intero. Più tardi, quando fu sostituito, uscendo dal campo Baggio raccolse una sciarpa viola che gli era stata gettata dagli spalti, come a voler rendere omaggio allo spettacolo a cui aveva assistito. La Fiorentina vinse grazie alla rete di Fuser, ma vinse anche e soprattutto per quella meravigliosa coreografia, e per l'amore, la passione e l'orgoglio di Firenze nel rappresentarla.
A fine partita in sala stampa i giocatori bianconeri apparvero ancora frastornati: "giocavamo contro tutta la città" dichiarò Thomas Hassler, ed era proprio così. Firenze era unita, compatta, e anche se la squadra non stazionava nelle parti alte della classifica, allo stadio quel giorno non sarebbe entrato nemmeno uno spillo. E nessuno avrebbe potuto batterci.

Oggi, a vent'anni di distanza, rendiamo omaggio a quel magico pomeriggio. Auguri, madre di tutte le coreografie, e grazie per le emozioni che continui a regalarci.