"AUGURI A..." Chiesa, l'attaccante ideale per Delio

29.12.2011 08:30 di  Stefano Borgi   vedi letture
"AUGURI A..." Chiesa, l'attaccante ideale per Delio
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Se potesse, Delio Rossi, toglierebbe 15 anni ad Enrico Chiesa (vediamo un pò, 41-15... fa 26, l'età perfetta per un attaccante) e lo schiererebbe prima punta nella sua Fiorentina. Tutto il resto viene di conseguenza. Jovetic? Certo lui giocherebbe di sicuro, forse trequartista, forse seconda punta, forse alla Mancini come in quell'annata favolosa (1995-1996) alla Sampdoria quando Enrico innescato dal "mancio" realizzò 22 reti in 27 partite. Una più bella dell'altra. Ma, ahimè, non si può: Enrico Chiesa compie oggi 41 anni (nasce a Genova il 29 dicembre 1970) ed a lui vanno i più sentiti auguri di buon compleanno da parte di Firenzeviola.it. Eh già, perchè Enrico era quello che si suol dire un attaccante completo, dotato di tiro, potenza, agilità, velocità, scatto sul breve e sul lungo, a nostro giudizio un fuoriclasse. Altro che Gilardino, ci verrebbe da dire. Intendiamoci, massimo rispetto per l'ormai ex-viola, ma Enrico Chiesa sarebbe stato il prototipo della prima punta che piace a Delio Rossi.

Enrico muove i primi passi nel Pontedecimo, poi nella stagione '94-'95 l'esplosione nella Cremonese con 14 reti decisive per la salvezza dei grigiorossi. Dopo l'anno alla Samp con Mancini, Enrico approda al Parma dove forma una coppia formidabile con Hernan Crespo. Con i ducali funge da seconda punta mettendo in mostra una straordinaria abilità nel cross (destro, sinistro, per lui era uguale) realizzando anche 16 gol nelle coppe europee. A proposito, arrivano le prime vittorie, i primi trofei: una coppa Italia (conquistata proprio a Firenze contro i viola di Trapattoni), una supercoppa italiana, una Coppa delle Coppe, tutto nell'anno di grazia 1999. Di lì a poco il suo sbarco a Firenze. E' un lungo tira e molla, ma c'è la Champions League da disputare e Cecchi Gori allarga i cordoni della borsa. Enrico Chiesa disputerà 3 stagioni nella Fiorentina (in verità due... e un pò, visto che già alla 5° giornata del campionato 2001-2002 si infortuna gravemente ai legamenti del ginocchio compromettendo l'intera stagione) per un totale di 34 reti in 59 partite. Nell'anno del fallimento, dopo il suo infortunio, per la Fiorentina sarà una caduta verticale e chissà se Enrico non si fosse fatto male... Ma tant'è... Chiesa allora passa alla Lazio, ma l'esperienza capitolina non sarà fortunata (solo 12 presenze ed un gol), quindi cinque anni al Siena (129 gettoni con 32 reti) prima di chiudere al Figline nel maggio 2010. Adesso frequenta il corso per allenatori a Coverciano e collabora con l'emittente Lady Radio come opinionista. Enrico Chiesa, quindi, un calciatore da 30 e lode... cosa gli è mancato per fare 31? Forse il carattere, introverso, taciturno, poco incline ai compromessi, forse il non aver mai fatto parte di una squadra appartenente al triangolo del potere (Juventus, Inter e Milan). Altro piccolo neo, la militanza in nazionale fatta di sole 17 presenze (comunque con 7 gol) con l'Europeo inglese del 1996 che lo vide protagonista.

Chiudiamo con qualche pillola viola: Enrico vinse da mattatore la coppa Italia 2000-2001 risultando decisivo nella semifinale col Milan e fornendo l'assist vincente a Nuno Gomes nella finale di ritorno a Firenze contro il Parma. Memorabili i due gol alla Roma nella partita del "semo tutti parrucchieri" dell'aprile 2001, come i 22 totali su 30 partite di quella magnifica stagione. Insomma, uno come Enrico Chiesa oggi sarebbe servito, eccome! Ma la macchina del tempo non l'hanno ancora inventata, peccato davvero...