AUF WIEDERSEHEN
E adesso speriamo davvero che questi danari in arrivo (tanti) possano aiutare la Fiorentina. In effetti la storia in viola di Mario Gomez non riporta alla memoria grandissimi aiuti, ma almeno dal suo ultimo capitolo arriveranno circa 7 milioni di boccate di ossigeno. Per una società alle prese con una sfiducia in crescita nonostante i tanti abbonamenti, ma anche per una squadra che sarà pure confermata, ma che necessita assolutamente di alternative ai titolari.
La cessione di Gomez al Wolfsburg per circa 7 milioni di euro, in tal senso, è la prima vera (grande) vittoria di Corvino dal giorno del suo ritorno a Firenze. Sbrogliare la matassa intorno al futuro del tedesco pareva opera certosina, e lo stesso incasso (oltre al risparmio sull'ingaggio) ha un valore inestimabile per il d.g. viola. Che, ora, potrà tornare sul mercato con qualche disponibilità in più, e senza l'impellenza di dover chiudere in breve per un difensore da poter convocare in vista di Torino.
Quella stessa impellenza che ha spinto Corvino a stringere per De Maio, chiudendo l'operazione con l'Anderlecht per il prestito con diritto di riscatto e consegnando a Sousa un difensore da poter convocare in vista di sabato sera, adesso dovrebbe lasciare spazio a una nuova fase di mercato. Quella nella quale il d.g. possa avere a disposizione ben altre risorse rispetto agli ultimi tempi nei quali si è ritrovato, suo malgrado, a operare a costo zero.
Almeno questo diventa l'auspicio principale da qui al 31 agosto. Ecco perchè l'ultimo regalo lasciato in dote da Mario Gomez ha un gran valore. Perchè con quei circa 7 milioni in arrivo dal Wolfsburg sarà possibile riprendere la ricerca di un difensore che possa già inserirsi tra i titolari (probabilmente oltre ad altri elementi, tra centrocampo e attacco) e magari anche accendere un pizzico di ottimismo in una tifoseria sì disillusa, ma pronta ad arrivare in massa allo stadio.
Se, da un lato, in città è soprattutto la sfiducia a farla da padrone, dall'altro i numeri degli abbonamenti raccontano di un attaccamento mai venuto meno. Nemmeno nel corso dell'ultima estate. Da qui alla chiusura del mercato, la Fiorentina farà bene a non snobbare troppo questo patrimonio che giorno dopo giorno rischia di sfilacciarsi sempre di più e tramutarsi in vero e proprio malumore.