ATALANTA-FIORENTINA, I PIÙ E I MENO IN CASA VIOLA
I PIÙ
GORI - È ormai diventato una tassa. Per tutti. Dopo poco più di 15’ realizza il suo 24° gol stagionale con un dolcissimo tap-in, imprimendo subito una svolta alla partita dopo aver scheggiato poco prima la traversa in torsione. In ogni proiezione offensiva lui c’è sempre e si conferma, assieme all’assente Barrow dell’Atalanta, il centravanti più forte di questo campionato, riuscendo a fare reparto praticamente da solo quando Sottil è impegnato in fase difensiva e Maganjic è in ritardo.
SOTTIL - Bigica gli chiede gli straordinari, facendolo giostrare in attacco e come jolly difensivo ma Riccardo anche questa volta non delude. Il figlio d’arte (seguito in tribuna dal babbo Andrea) apre costantemente voragini all’interno della difesa dell’Atalanta e per poco non manda in rete Maganjic dopo una manciata di minuti dall’inizio della partita. I nerazzurri si confermano un avversario fortunato per Sottil, che quest’anno con la Dea ha messo insieme un gol e tre assist. A inizio ripresa, si mangia il gol del raddoppio.
CEROFOLINI - Quasi mai impegnato nel corso del primo tempo se non per la normale amministrazione, il portierino viola nei primi 20’ della ripresa deve subire il prepotente ritorno dell’Atalanta, dimostrandosi però sempre attento sia in presa alta che in uscita bassa. Bella la sua deviazione in angolo con la punta delle dita su un tiro di Mallamo al 55’ e una parata in due tempi e in equilibrio su Colpani.
HRISTOV - Osservato in tribuna dai genitori arrivati direttamente dalla Bulgaria oggi, il centrale difensivo si conferma nettamente l’arma in più della Fiorentina quando c’è da alzare il muro davanti a Cerofolini. L’ex Slavia Sofia fa valere esperienza e soprattutto fisico, soprattutto nella ripresa quando c’è da soffrire le pene dell’inferno contro Latte Lath e Colpani.
I MENO
MAGANJIC - Pronti-via, sbaglia un gol gigantesco che avrebbe potuto spianare la strada ad una partita in discesa. Nonostante il suo compito sia principalmente quello di offendere, il croato fatica a entrare nel gioco, non riuscendo spesso a tenere il passo dei compagni. Sostituito attorno all’ora di gioco, a fine primo tempo si becca poi un giallo pesante che lo costringerà a saltare la finale di sabato sera a Reggio Emilia.