ASPETTANDO IANIS
Quando sulla maglia porti un cognome del genere, non puoi che venir etichettato come un predestinato naturale. Arrivato in viola con tanti annunci, e dopo qualche peripezia, Ianis Hagi è stato però inizialmente mandato in Primavera, dove potrà toccare molto più regolarmente il campo rispetto che con la prima squadra. Sotto le direttive attente di mister Guidi, il giovane Ianis sta provando a lavorare su se stesso, in cerca di una definizione calcistica che lo lanci sui palcoscenici che contano. Tatarusanu, suo connazionale, dal ritiro della Romania l'ha già lanciato: "Gioca in Primavera solo per mettere minuti nelle gambe. È un ragazzo di talento, e presto entrerà stabilmente in prima squadra". Solidarietà tra ragazzi che arrivano dallo stesso paese? No, perché anche Sousa è concorde.
Nella conferenza prima della sfida al Torino, il portoghese aveva infatti negato la possibilità che fosse Zarate il sostituto naturale di Ilicic, identificandolo invece nel giovane Ianis: "Come caratteristiche penso che Hagi sia il suo sostituto perfetto e speriamo di vederlo presto in campo". Quale migliore investitura poteva arrivare se non quella del proprio allenatore? L'attesa si sta dunque facendo crescente, e lo stesso Ianis ha dichiarato recentemente di attendere la sua occasione, e di volersi far trovare pronto quando Sousa lo chiamerà in causa. Insomma, almeno a parole, le spalle larghe sembrerebbero esserci, nonostante un fisico ancora gracile, che dovrà essere l'oggetto primario di un lavoro di potenziamento. Adesso, con un Ilicic decisamente appannato, il terreno sembra ideale per provare a lanciare il giovane Ianis in prima squadra. Ma la cautela dev'essere al primo posto: in un ambiente carico di aspettative è sin troppo facile bruciare un ragazzo che diventerà maggiorenne solo tra un paio di settimane. Ianis è atteso al varco.