ARTHUR CONVINCE TUTTI. MA LA VIOLA SI INTERROGA SUL SUO VICE
C'è un vice Arthur in rosa? È una domanda che rimbalza tra le stanze del Viola Park e le piazze di Firenze dopo la prima prestazione da 7 in pagella di Arthur contro il Genoa. Perché il brasiliano ha già conquistato tutti con la sua personalità e le sue geometrie: la partita contro il Genoa ha entusiasmato chi ha visto fin da subito nell'ex Gremio e Barcellona la scommessa da vincere questa stagione. Però è anche vero che, al di là di una tenuta fisica tutta da valutare, è impensabile vedere Arthur sempre in campo in quella che si prospetta come una stagione ancora una volta molto lunga e faticosa. E allora, si lavora su due fronti.
Da una parte la società che continua a scandagliare il mercato in cerca di potenziali occasioni e soprattutto vuole capire al più presto cosa accadrà a Sofyan Amrabat. Perché il centrocampo della Fiorentina, ormai da mesi, è bloccato da questa situazione che per ora non sembra avere intenzione di sbloccarsi. Esiste una formazione con Amrabat e una senza, e la società viola vuole capire al più presto su quale puntare. Perché nel caso restasse, il vice-Arthur allora sarebbe già in casa, con il brasiliano, Mandragora e appunto Amrabat che potrebbero prendere all'occorrenza le redini del centrocampo. In caso di addio del marocchino, invece, c'è da aspettarsi un altro colpo che potrebbe essere più proiettato al futuro ma comunque far rifiatare Arthur in questa stagione.
Dall'altra parte Italiano ed il suo staff, che valutano le opzioni a disposizione per il momento. Mandragora può fare anche il regista, in quel caso con Duncan come compagno di reparto. Infantino ha velleità più offensive, quindi l'unica altra opzione resterebbe arretrare Bonaventura come già accaduto lo scorso anno anche in partite importanti. Ma è chiaro che tanto, se non tutto, passerà dalla scelta su Amrabat.