ANCORA TU
Il testo della nota canzone di Lucio Battisti può esser preso in prestito per raccontare il momento di Federico Bernardeschi e della Fiorentina.
"E come stai, domanda inutile. Stai come me e ci scappa da ridere" dice il compianto cantautore laziale. Il momento per Berna e per la Viola potrebbe andare meglio: certo, sabato con un solo punto la Juventus si guadagnerà l'ottavo scudetto consecutivo, ma il vero obiettivo della stagione, la Champions League, è sfumato a causa dei ragazzini dell'Ajax e in casa bianconera c'è tutt'altro che soddisfazione.
Così come poca soddisfazione c'è in casa Fiorentina, dove ieri è stato pubblicato il bilancio dell'anno solare che ha mostrato un buco di bilancio di 16 milioni di euro non accompagnato da prestazioni sportive all'altezza.
Tornando a Bernardeschi, il momento del talento di Carrara è emblematico di quello passato dalla sua attuale squadra: è passato da eroe per la prestazione contro l'Atletico Madrid a gravemente insufficiente contro gli olandesi. E ora si ritroverà davanti una squadra contro la quale per forza di cose non può essere una partita come le altre.
Fosse altro per la presenza di Vincenzo Montella sulla panchina viola. Il tecnico campano Bernardeschi lo ha incrociato per poco, come ha sottolineato lo stesso allenatore in conferenza stampa. Un poco fondamentale però per il classe '94, che con lui in panchina ha esordito in Serie A contro il Genoa e forse - non fosse stato per una frattura al malleolo - avrebbe anche potuto costruire qualcosa di più.
Per concludere, uno sguardo al confronto tra i due "Federico" della sfida dello Stadium. In tanti utilizzano proprio il paragone di Bernardeschi per cercare di capire e mostrare cosa accadrà nel futuro dell'altro Federico, Chiesa, sul quale l'interesse della Juventus non è mai stato nascosto. Ma prima di capire il futuro - come ha detto anche lo stesso Montella - bisognerà pensare all'oggi e alla partita di Torino. Loro due saranno attori protagonisti di una partita in cui può succedere di tutto.