AMAURI TITOLARE, COL BOLOGNA VOGLIO UNA SQUADRA VOLITIVA

31.01.2012 13:32 di  Stefano Borgi   vedi letture
Stefano Borgi
Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Delio Rossi alla vigilia di Bologna-Fiorentina, il derby dell'Appennino. Si parte dal maltempo: "Il calendario è fitto, ci sono le coppe, c'è poco spazio. Io sono un nostalgico, per me il calcio è quello di un tempo, farei giocare tutti alle tre di pomeriggio, quindi... Giocare la sera sotto zero non è il massimo, ma tocca anche agli altri..."

Sul mercato: "E' l'ultimo giorno, e so che giocare quando ancora c'è il mercato in corso, non è facile. Porterò a Bologna coloro che non sono investiti da disturbi dovuti al mercato. Tra l'altro avevo lanciato l'idea di avere una rosa di 20 giocatori in campo, per tenere tutti i giocatori sulla corda, per portare i giovani in campo che possono imparare".

Sull'ultimo acquisto Olivera: "Nella nostra situazione, parlare di mercato, di giocatori, tracciare profili, non me la sento. Domani sera quelli siamo e quelli saremo, a fine mercato parlerò. E poi Olivera a Bologna non sarebbe disponibile, quindi..."

Su Amauri: "Ieri ha fatto un allenamento defatigante, ma anche se è arrivato ora non posso permettermi di gestire i giocatori. Spero che ancora una volta comandi la testa e non le gambe. Anche se Amauri ha dimostrato di stare bene... Oggi dopo l'ultimoi allenamento affronteremo il problema se potrà reggere lo sforzo ravvicinato, ma io ci conto..."

Sulla continuità: "Mi auguro che le prestazioni da ora in avanti siano crescenti, perchè abbiamo ancora troppi alti e bassi. L'importante, come dico sempre, sarà l'atteggiamento: voglio una squadra volitiva, più arrabbiata degli avversari, perchè il Bologna ha il coltello tra i denti".

Sul Bologna: "Hanno cambiato l'allenatore, hanno cambiato modulo, giocano con tre centrocampisti. In questo momento stanno bene, hanno una buona condizione psicofisica, non sarà facile"

Sulla personalità dei giocatori: "Io preferisco giocatori di personalità, magari ci litigo anche ma se poi mi fanno vincere le partite... Ho paura di quelli che dicono di avere personalità, e poi non ce l'hanno. Il modulo? Per ora si va avanti così, poi a mercato chiuso rivaluterò il tutto. Se ne vale la pena, potremmo cambiare, vediamo..."

Sugli allenamenti aperti alla gente: "La squadra non è mia e non ho niente in contrario all'apertura degli allenamenti. Però se devo rischiare qualche offesa, o problemi ambientali allora... Vediamo, io sarei favorevole, però ci deve essere un clima positivo".

Su Ljajic: "Ha delle qualità, è del 91' e a volte quelli così giovani non li fanno neanche spogliare. Però il problema di certi giocatori è che pensano di essere già giocatori ad una certa età e si accontentano di quello che Dio gli ha dato. E' un errore, io voglio giocatori che siano ingredienti delle torte, e non le ciliegine. Voglio giocatori che diano sostanza, la glassa sul dolce ce la mettiamo dopo". 

Su Nastasic: "Parliamo di un 93' che gioca titolare in una squadra importante come la Fiorentina. E poi io non regalo niente a nessuno. Ha delle qualità importanti in un ruolo dove non ce ne sono tanti bravi. Però anche lui è ancora troppo soggetto alle adulazioni, se leggono un titolone sui giornali possono perdere la trebisonda. E' un altro di quelli che dobbiamo monitorare. Per il rigore col Siena è stato un'ingenuità, ma fa parte del gioco, dell'età..."

Su Jovetic ed il gesto polemico nel derby col Siena: "Non possiamo pretendere che tutti la vedano alla stessa maniera, e comunque un professionista deve rispondere sul campo. Non so se in quel gesto di Jovetic ci fosse polemica, però Stevan ha risposto nel modo giusto: ha fatto gol...basta così. Non importa ancdare a lamentarsi su Facebook, su Twitter, rispondiamo sul campo. Sull'intesa con Amauri? Jovetic non è una prima punta, privilegia il fraseggio, gli piace venire tra le linee, andare senza palla... Credo che si possano compensare bene, anche se dovrà fare il lavoro un pò più sporco. Non potrà fare la prima donna, ma lo sa anche lui..."

Su Bojinov che torna al Lecce: "Quando lo allenavo io faceva parte di una nidiata importante, con Ledesma, Vucinic, Konan... Era destinato ad una carriera importante, poi forse si è perso. Certo aveva grandissime qualità..."