"AMARCORD", L'eterna rivalità fra viola e bianconeri
L'avversario per antonomasia, la madre di tutte le partite ed uno stadio portafortuna. Sono questi gli ingredienti di Juventus-Fiorentina, il match che più di ogni altro rappresenta la rivalità nel calcio italiano. Si racconta che i rapporti tra viola e bianconeri fossero tesi fin dagli anni 30' quando la Juve vinceva cinque scudetti consecutivi e la Fiorentina si affacciava timidamente nel grande calcio. Si sa, Firenze ed i fiorentini non amano le mezze misure, da sempre divisi in due fazioni, Guelfi e Ghibellini, caratteri difficili che talvolta suscitano invidie e gelosie. Il risultato è stato spesso Firenze contro tutti, la Fiorentina contro il resto d'Italia che tifa, compatto, per la "vecchia signora". La miccia, da sempre innescata, esplode il 16 maggio 1982 quando la Juventus di Trapattoni e Boniperti infrange, a soli 15 minuti dalla fine del campionato, il sogno scudetto alla Fiorentina di Antognoni e De Sisti dando vita al famoso motto "meglio secondi che ladri." La sublimazione di tale rivalità si avrà nel 90' con la finale di Coppa Uefa persa nel feudo bianconero di Avellino e con la cessione, poche ore dopo, di Roberto Baggio alla stessa Juventus scatenando una vera e propria guerra civile in una Firenze irriconoscibile.
Juventus-Fiorentina, a detta di Prandelli, non vale un campionato e per una volta non siamo d'accordo col mister. Quella tra viola e bianconeri non sarà mai una partita come le altre e vale sicuramente qualche giorno di gloria e di rivincita per i mille torti subiti dal popolo gigliato. Si giocherà all'Olimpico di Torino, stadio portafortuna. Su tre confronti disputati nel nuovo impianto torinese ci sono state altrettante vittorie, due contro i granata ed il 3-2 del 2 marzo scorso, entrato di diritto nella storia. Juventus-Fiorentina è la partita delle grandi sfide, Frey contro Buffon per il miglior n°1 del campionato, Ranieri contro Prandelli, il passato che incontra il presente, Amauri contro Gilardino, per un duello in chiave azzurra. Stasera, infine, una Fiorentina ancora convalescente dalla sbornia di Marbella è chiamata a smentire chi la considera alla fine di un ciclo, ed a continuare quel progetto che ha come obiettivo dichiarato, il terzo scudetto.