ALLA RICERCA DELLA SVOLTA
Un inizio decisamente col freno a mano. La vita in viola per Mario Suarez non è stata sin qui molto facile, o quantomeno non è stata per adesso vissuta sul velluto come nei suoi anni a Madrid. Appena tre presenze sin qui messe insieme per un totale di 138’ giocati. Troppo pochi (decisamente pochi) per un calciatore arrivato a Firenze un po’ come il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva assieme a Kuba Błaszczykowski e sin qui relegato in panchina. Il motivo? Una difficoltà fin troppo evidente a calarsi nei nuovi schemi di Paulo Sousa, che a differenza di Simenone ha rivoluzionato dalle fondamenta il suolo dell’ex colchoneros. Sotto la guida del cholo infatti, Suarez veniva utilizzato come mediano puro davanti alla difesa, l’ultimo baluardo del centrocampo in grado però di sovrapporsi alla linea difensiva. Con il portoghese, invece, tutto è cambiato nel giro di poche settimane: Sousa infatti vuole che Suarez sia il più attivo possibile nella manovra di squadra, dialogando molto più spesso con i vari Borja, Vecino e Badelj.
E dire che, nel precampionato, Suarez era stato uno dei più positivi, risultato in particolar modo decisivo nei successi nell’International Champions Cup contro il Barcellona (2-1 al Franchi) ed il Chelsea (0-1), giocando un tempo contro i campioni d’Europa e 72’ contro la formazione dello Special One. Poi, improvvisamente, il declino. Non ancora un caso, sia chiaro, ma quanto meno un punto di domanda: pochi minuti contro il Milan (ma in quel caso Sousa aveva preparato la sfida senza di lui, visto lo spettro della squalifica che pendeva sullo spagnolo), i 90’ senza acuti contro il Torino e poi gli ultimi 20’ di sostanza contro il Genoa, dove però Suarez non era riuscito in ogni caso ad incidere. Fino alla panchina col Basilea. Un po’ troppo poco per un calciatore considerato sulla carta un punto imprescindibile della mediana viola. A Modena però potrebbe di nuovo toccare a lui: con Badelj squalificato e Vecino prossimo al forfait (l’uruguagio dopo i guai fisici nel pre-gara col Basilea non dovrebbe essere rischiato), si rende necessario il ritorno dal 1’ di Suarez, pronto a riprendersi la sua rivincita. Una svolta che Firenze attende con ansia.