AFFINITÀ SOSPETTE

29.04.2011 19:00 di  Marco Sarti   vedi letture
AFFINITÀ SOSPETTE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Fiorentina e Udinese non è solo una partita, è una sfida tra filosofie simili del nuovo calcio. Quello del fair-play finanziario - a proposito, stamattina è stato approvato il bilancio della Fiorentina, in rosso di 7-8 milioni ma con uno stato patrimoniale ottimo e che pochissime società italiane possono vantare - dello scouting di giovani talenti e della linea verde come unica forma di politica societaria possibile. Ma la sfida tra viola e bianconeri è anche sfida sul mercato. Sono tanti i giocatori friulani che la Fiorentina vorrebbe. E soltanto per citarne alcuni: Di Natale, che è stato vicinissimo ai viola in almeno due occasioni in questi anni. Asamoah, autentico pallino della dirigenza viola. Isla, un pendolino di fascia che potrebbe rimpiazzare molto bene alcune partenze importanti nella prossima stagione. E poi Inler, regista che come pochi riesce a fondere capacità tecniche, fisiche e mentali alla giovane età. E per concludere Zapata, altro pallino di Pantaleo Corvino e sulla bocca di tanti in ottica Fiorentina da anni a dispetto dell'ancor giovane età del colombiano.

Ci sono poi gli affari non solo abbozzati ma anche conclusi con i friulani. E qui, il sorriso si fa un pochino più ironico. Felipe Dal Belo (oggi Dal Bello) è ancora della Fiorentina ma sul campo è passato più veloce di una stella cadente a Ferragosto. Poi D'Agostino, arrivato a Firenze come uno dei migliori registi italiani, ancora non è riuscito per vari motivi a dimostrare il suo valore. E poi Martin Jorgensen, uno che, invece, a Firenze ha lasciato un segno indelebile nei cuori e nei ricordi anche attraverso quel gol a Liverpool. Poi Kroldrup, anche lui doppio ex della gara e che ad Udine è cresciuto prima di trovare il suo habitat naturale proprio nel capoluogo toscano.

Fiorentina-Udinese sarà una partita tra due squadre fatte di giovani talenti ricercati da tutto il mondo calcistico europeo, ma non solo, sarà sfida tra due squadre che amano, tentano, certe volte riescono, a giocare a calcio. E non solo attraverso la corsa ed i muscoli ma anche attraverso la tecnica individuale. 

A ben vedere, Fiorentina ed Udinese si somigliano. Per filosofia e per politica societaria. E la paura che questa affinità diventi identità di obiettivi è forte, perché con tutto il rispetto per i bianconeri, la Fiorentina deve ambire ad obiettivi più importanti della semplice scoperta e crescita di talenti. La domanda a questo punto si pone spontanea, ma la FIorentina nei prossimi anni vuole fare l'Udinese del centro-Italia oppure vuol competere per ben altri traguardi? La risposta non si farà attendere, basterà aspettare qualche mese..