ABBONAMENTI, Oggi lo stop, la crisi si fa sentire
Oggi si chiuderà una delle più lunghe campagne abbonamenti della storia recente della Fiorentina. Una corsa, quella agli abbonamenti della stagione 2012-2013, che ha vissuto di quattro fasi totalmente rinnovate rispetto al passato. La prima, iniziata l'11 luglio, conclusasi il 23 e caratterizzata dalla prelazione per i vecchi abbonati con un forte sconto sul prezzo dell'anno precedente, è stata sicuramente quella che registrato i maggiori successi. Sono state 8051 le tessere sottoscritte, ben 1500 circa in più di quelle dell'anno precedente. Le altre fasi non hanno registrato poi l'aumento record della prima, per arrivare dunque ad un totale, oggi, di quasi 13 mila abbonamenti sottoscritti. Risultato in linea coi numeri dello scorso anno, quando le tessere furono poco più di 13 mila. Ora, c'è innegabilmente entusiasmo intorno a questa Fiorentina.
Il mercato condotto da Pradè e Macia unito al rinnovato impegno di Andrea Della Valle ha avuto un riflesso immediato sugli umori dei tifosi. Eppure la controprova degli abbonamenti sembra dire altro: sembra confermare e ripetere la diffidenza dei tifosi verso una società che viene da due anni di buio totale. Probabilmente servirà più di un mercato, comununque eccellente sulla carta, per ravvivare totalmente il fuoco dell'entusiasmo dei tifosi. Probabilmente gli echi delle scorse stagioni sono ancora ben presenti anche soltanto nel subconscio di coloro che altrimenti sarebbero andati allo stadio. E' anche vero però che la prima causa della mancata crescita del numero degli abbonamenti è essenzialmente la crisi economica che pervade Firenze come tutto il paese. Non resta allora che salutare con favore la politica di sconti iniziata dalla società rimandando a tempi migliori i 20 mila abbonamenti di qualche anno fa. Per lo stadio pieno o quasi basterà invece aspettare molto meno: il bel gioco di Montella unito all'importanza della gara (una su tutte quella prossima contro la Juve) avrà effetti sicuramente benefici sul botteghino.