"A MILANO SENZA PAURA. SARA' LA PARTITA DI LJAJIC"

19.11.2010 13:32 di  Stefano Borgi   vedi letture
"A MILANO SENZA PAURA. SARA' LA PARTITA DI LJAJIC"
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Sinisa Mihajlovic presenta così la sfida di san Siro...come sempre, senza paura: "Ho visto che tutti i giornali mettono il Milan nettamente favorito. E' divertente, ma è meglio così. Meno male che ci siamo noi che abbiamo fiducia nei nostri mezzi, se aspettiamo voi... (riferito ai giornalisti ndr.) Possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversario, siamo la Fiorentina. Per fare risultato a Milano dobbiamo segnare uno o due gol, ma ci dobbiamo credere. Sennò finisce come a Roma. Conosciamo i loro punti forti ma anche i punti deboli. Non sono preoccupato".

Le stelle del Milan: "Ne hanno tante, c'è l'imbarazzo della scelta. Ronaldinho? Non so se giocherà ma questo ti da l'idea di quante alternative hanno. Fra l'altro Ronaldinho a me piace tantissimo."

E' l'occasione di Camporese? "Potrebbe essere la volta buona per schierare qualche giovane. Gamberini, Natali non stanno bene ed effettivamente sto pensando a Camporese. Ha personalità, carattere, vediamo l'ultimo allenamento".

Come stanno Vargas e D'Agostino? "Vargas vorrei sapere anch'io come sta, non è ancora tornato (ride amaro ndr.). Anzi, verrà a Milano direttamente in aereo a Milano, forse anche la rifinitura la farà in aereo... D'Agostino per noi è un giocatore importante. Non so se partirà titolare, vediamo..."

Questione di mentalità... "Non dobbiamo sbagliare l'atteggiamento, come successe a Genova e Roma. Non dobbiamo concedere niente ed avere coraggio per andare a fare gol".

(Poi una gag su Corvino...) "Ho sentito il direttore Corvino, che era in Brasile, mi ha chiamato... Poi guardo Canale 5, il programma "Chi ha incastrato Peter Pan?" e lo vedo lì...poi ho detto: no è Panariello, cavolo com'è dimagrito!!!"  E' più forte di lui...Mihajlovic non rinuncia mai alle battute...

Ljajic in nazionale e la condizione di Gilardino: "Ho chiamato dei miei amici per sapere come ha giocato Ljajic e mi hanno detto che ha giocato molto bene. Lo riconvocheranno e sarà titolare. Da lui mi aspetto molto, che sia il migliore in campo anche a San Siro. Queste sono partite importanti per crescere e Ljajic non ha paura, sono queste le partite nelle quali si fa un giocatore. Non deve spaccare il mondo, ma deve essere se stesso, deve fare uno scatto in avanti. Gilardino? Sta bene, ha ritrovato il gol e spero domani che si ripeta."

Sulla lotta scudetto: "Se la giocheranno Milan ed Inter fino alla fine. Ibrahimovic? Ci ho parlato un mese fa e gli ho chiesto come mai nell'Inter non tornava indietro, non aiutava la squadra ed ora invece si sacrifica per i compagni. Lui mi ha risposto che è cresciuto, ha capito che si deve sacrifiicare. E' cambiato, è migliorato, ha acquisito la mentalità giusta, ha sempre voglia di vincere. Poi come giocatore l'ho allenato, è fantastico, fa reparto da solo. Considerate che ha il 46-47 di piede, non ho mai visto un giocatore così forte con quel numero di piede. Pensate a cosa sarebbe il Milan senza di lui. Tra me e lui c'è un ottimo rapporto, addirittura quando ho fatto la mia partita d'addio ed ho presentato il libro l'ho portato con me a Belgrado."

Il rapporto di Mihajlovic con Firenze: "Voi siete diversi da Romani e MIlanesi, siete una via di mezzo. A Milano non ti considerano, a Roma ti soffocano. Io, comunque, a Firenze mi trovo benissimo, anche mia moglie, i miei figli... "

Gli obiettivi futuri di Sinisa ed un giudizio su Allegri: "Io non invidio niente a nessuno e nemmeno ad Allegri. Lo stimo, ha vinto anche la Panchina d'Oro. Il Milan ha fatto un'ottima scelta. Io un giorno al Milan? Non potrei mai allenare il Milan, perchè ho giocato ed allenato nell'Inter. Certo il Milan è una grandissima piazza. E nemmeno il Palermo (per essere stato nel Catania ndr.), nemmeno la Roma (per la Lazio), nemmeno il Genoa (per la Sampdoria, tutte squadre che Sinisa ha allenato o dove ha giocato ndr.) Per come son fatto io non potrei mai farlo. La Juve? No, quella è una vostra rivalità. Poi, tra sei mesi, non si sa mai."