10 E LODE
In molti, la scorsa stagione, criticavano Federico Bernardeschi per i pochi gol messi a segno nel corso di una stagione comunque ottima. Forse l'unica vera pecca del talento di Carrara, era proprio quella di non vedere la porta, di non segnare con continuità. Critiche che forse hanno dato i loro frutti, visto che ieri, con la doppietta messa a segno a Empoli, il numero 10 viola ha già eguagliato il numero di reti segnate in tutta la passata stagione, sei per la precisione, tutte in Serie A. Da ieri è anche il capocannoniere viola in campionato, superato Kalinic ancora fermo a 5 reti (più quattro in Europa League n.d.r.).
Una maturazione che passa anche da un inizio stagione difficoltoso, forse proprio a causa di quella chiamata per l'Europeo che aveva ritardato la preparazione e, forse, cambiato qualcosa anche a livello mentale. Sousa non glie le ha mandate a dire, e dopo il pareggio esterno contro il PAOK Salonicco alla prima in Europa League, dichiarò: "Lo vedo confuso fuori e dentro il campo". Giovedì la Fiorentina incontrerà nuovamente i greci in Europa, con un Bernardeschi che si è messo alle spalle la confusione per fare largo al campione in erba.
Adesso il talento della Nazionale di Ventura è uno dei protagonisti della risalita in classifica da parte dei viola. Gol, giocate importanti e una continuità fin qui mai vista. Un ruolo più libero e tanta fiducia, hanno rilanciato quello che per molti non è solo il presente viola, ma anche il futuro. Lui stesso ha recentemente dichiarato: "Penso a chiudere a Firenze la mia carriera, ed è un pensiero bellissimo". Voci di mercato archiviate sul nascere e una stagione a disposizione per aggiornare i tabellini e consacrare una giovane promessa in una splendida realtà.
Bernardeschi è pronto a raccogliere la sfida lanciata da questa prima parte di campionato. Segnare spesso e volentieri e vestire i panni del trascinatore, quello che alla Fiorentina, negli ultimi anni, è mancato nei momenti decisivi.