ZAMPARINI, Lotito? Delirio come Mussolini e Craxi
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha parlato a Radio24, durante il programma La Zanzara. Queste le sue parole sul caso Lotito: "Lotito? Per me sono importanti i valori. Nel regime sovietico si poteva registrare le telefonate, e secondo me questo non va bene. Nel calcio ci sono due visioni: una è sportiva e una economica. La seconda è quella dell'NBA, che vede il calcio come uno spettacolo. Per me resta uno sport, ed essendo così si deve premiare la meritocrazia. Per me quella di Lotito è una lotta di potere, personalmente ci sono rimasto male. Un individuo che io non apprezzo, però, non si può permettere di registrare le telefonate. Se una persona è onesta deve dire di non essere d'accordo e di non chiamare più. Chi ha registrato è una persona di bassissimo spessore.
Quello che ha detto Lotito era una cosa privata, ci sono diversi precedenti che danno ragione a Lotito. Io non la penso come lui, ma non vedo un caso dietro a questa vicenda. Semplicemente, Lotito sta occupando una posizione che per anni ha occupato la Juventus e che ora vuole riprendersi. Ripeto, non sono d'accordo con Lotito, io sono entrato nel calcio per fare dello sport. Il Carpi ha tutto il diritto di fare la Serie A, così come lo aveva il mio Venezia. Se Lotito avesse fatto esternazioni pubbliche gli darei zero come voto, ma visto che è una conversazione privata non mi esprimo. Io in lega ho combattuto per anni con Lotito. Lui è uno che lavora 24 ore al giorno, e forse si credeva onnipotente. Può darsi che il suo sia un delirio di onnipotenza, una cosa di cui hanno sofferto anche Mussolini e Craxi".