VIOLA, Made in Spain tra top e flop
Uno dei migliori giocatori dell'ultima serie A è stato senza dubbio Borja Valero, centrocampista della Fiorentina preso nell'estate scorsa dal Villarreal. Un rendimento tanto entusiasmante da suggerire ai viola l'acquisto per la prossima stagione di altri due spagnoli: Marcos Alonso e Joaquin. Giocatori importanti, soprattutto quest'ultimo, protagonista nella Liga da un decennio. Una linea chiara, che ignora come nella stragrande maggioranza dei casi gli spagnoli si siano rivelati incompatibili con la Serie A. A Firenze gli esempi furono Guillermo Amor e Javier Portillo. Il primo, in arrivo dal Barcellona, sembrava il classico giocatore in pre-pensionamento, riuscendo nell'impresa di resistere due stagioni giocando 24 partite. Il secondo, recordman di reti nella Cantera del Real Madrid, fu una meteora a Firenze, durando 6 mesi e segnando una rete in 11 partite, prima di essere chiamato d'urgenza dalle merengues.
La lista può essere estesa anche agli altri club, col Milan che ancora ha in rosa Didac Vila, mai visto in due anni, nonostante nella parentesi all'Espanyol sia stato sempre titolare e fra i più positivi della Liga. Qualche gara l'ha giocata Bojan Krkic, grande promessa al Barcellona che in due anni tra rossoneri e Roma non è mai riuscito a incidere. Da dimenticare anche le esperienze di Javi Moreno e José Mari.
Lo scorso anno il naufragio della Roma portava la conduzione di Luis Enrique, che portò con sé José Angel, mandato via insieme al tecnico asturiano. Arrivati insieme e passati inosservati, nel 1997, Cesar Gomez e Ivan Helguera. Il primo resterà a libro paga per 4 anni giocando solo 3 partite; il secondo si rifarà diventando titolare al Real Madrid.
L'Inter può sfoggiare un Farinos neanche minimamente avvicinabile all'ottimo centrocampista del Valencia di Hector Cuper, squadra che aveva come uomo cardine Gaizka Mendieta. Il basco fu uno degli acquisti più cari della Serie A, se lo aggiudicò la Lazio nel 2001 e si rivelò un bidone impareggiabile. Prima di lui in biancoceleste fallì anche Ivan de la Pena, mentre sono passati nell'anonimato Delgado, Garrido e Oscar Lopez.
Pure il Parma può calare due flop: Toni Calvo e Fernando Marqués. Il Genoa ci ha messo poco per liberarsi di Chico. Meglio Zapater, che comunque ha ballato solo una stagione. Il Livorno che sprofonda in Serie B nel 2008 ha al centro dell'attacco Diego Tristan, ex centravanti della nazionale, che in amaranto segna la bellezza di un gol in 21 partite. Passato sotto silenzio Jaime Romero, 13 presenze tra Udinese e Bari e restando in tema Udinese, fu una delusione l'ex centrocampista del Real Madrid Ricardo Gallego. Pesca male anche il Napoli con Ruiz, ceduto immediatamente al Valencia, mentre Victor Munoz e Martin Vasquez, arrivati a indossare le maglie di Sampdoria e Torino, pur non avendo fatto fiasco non hanno mai raggiunto i livelli che li avevano resi importanti al Barcellona e al Real Madrid. Infine, Pep Guardiola. A Brescia fece vedere la sua classe, tanto che venne ingaggiato dalla Roma. Proprio con i giallorossi, allora allenati da Fabio Capello, non riuscì a imporsi e preferì tornare ancora a Brescia.