VIDIC, e così svanì un fantasma
E’ una storia vecchia più di un anno il passaggio al Manchester del difensore centrale serbo che ormai sembrava già in procinto di approdare a Firenze. Eppure, nonostante abbia stentato ad ambientarsi nei Red Devils e non abbia lasciato alcuna traccia al Mondiale di Germania, ogni volta che una squadra avversaria si aggiudicava un giocatore seguito dai Viola riappariva il suo fantasma; e anche quando Corvino soffiava giovani promesse al Parma, al Palermo, al Torino, facendo ingrossare il fegato dei rispettivi dirigenti, ogni tanto si tornava a parlare di “Caso Vidic”.
Da ieri penso che ciò non accadrà più.
Con questo non si vuole affermare che Corvino non ci avesse visto giusto; Vidic è sicuramente un buon giocatore; ma non è un fenomeno: e davanti a Kakà, che un fenomeno lo è davvero, si è sciolto come burro al sole.
Speriamo che i nostri difensori, che dei buoni giocatori lo sono indubbiamente, a San Siro si trasformino in fenomeni e che Kakà, almeno per una volta, torni ad essere un giocatore normale. Ma sicuramente, anche se così non dovesse essere, nessuno rimpiangerà mai più il mancato arrivo di Vidic. Soprattutto chi sarà al Meazza, dove il fantasma di Vidic, ieri, si è definitivamente dileguato.