VANDEN BORRE, motivato e spavaldo
Per far capire di essersi stufato di Bruxelles, ma soprattutto dell'Anderlecht, Anthony Vanden Borre aveva scelto la strada più rischiosa, ovvero la caduta in quell'apatia che porta al rapido e progressivo decadimento delle proprie prestazioni.
La fine del 2006 ha visto in campo un giocatore talmente molle, svagato e nervoso da costringere l'allenatore dei biancomalva ad estrometterlo dalla formazione.
La stampa parlava di malessere, lui quasi la derideva: "Non sono mai stato più tranquillo di adesso".
Facile montarsi la testa quando il tuo nome è accostato alle più forti squadre europee. Poi è arrivata la Fiorentina e l'affare si è chiuso con buona soddisfazione di tutti: il giocatore ha ottenuto la ribalta che voleva, l'Anderlecht ha fatto cassa liberandosi nel contempo di una situazione ad alto potenziale esplosivo ed i viola hanno aggiunto un pezzo pregiato alla propria rosa.
Perchè al netto delle bizze caratteriali, Vanden Borre è un giocatore di grande talento.
In campo può ricoprire più ruoli: ad inizio carriera giocava come difensore centrale, poi si è spostato sulla fascia destra e si è impiosto all'attenzione generale.
Nella prima intervista rilasciata da neo-viola, ha dichiarato: " Ho scelto l'Italia per ragioni sportive, non economiche, a me nessuno propone contratti con le cifre alla Ronaldo".
Vanden Borre è conscio dei propri mezzi: " Se giocavo titolare nell'Anderlecht, posso benissimo farlo anche nella Fiorentina".
Motivato e spavaldo. I tifosi viola si augurano di vederlo così anche in campo.