Una sfida impossibile per la super difesa
Vi proponiamo un interessante pezzo apparso questa mattina sul Tirreno di David Biuzzi.
Un attacco da fantascienza contro una delle migliori difese del campionato. E sì, il derby dell'Arno sarà anche questo. Domenica al Franchi, infatti, si affronteranno un reparto avanzato che fa spavento per qualità dei singoli e soluzioni di gioco (quello viola) e una sorta di muraglia umana che è fra i principali ingredienti della stagione dei record degli azzurri di Gigi Cagni. Insomma un'altra sfida nella sfida che potrebbe avere un risvolto importante sul match. Anzi, decisivo.
LA SFIDA. Basti pensare, infatti, che finora ha la Fiorentina ha sempre segnato nelle partite interne e può vantare sul terzo miglior reparto nelle sfide casalinghe: le reti sono 25 e meglio hanno fatto solo il Palermo con 29 e la Roma con 28. In totale la truppa di Prandelli ha segnato la bellezza di 36 reti. E un terzo esatto, cioè 12, sono arrivati dalla Scarpa d'oro in carica: Luca Toni (a quota 12 nell'attuale graduatoria dei bomber). Poco peggio ha fatto Mutu, con 10 gol all'attivo, mentre Pazzini (3) e Reginaldo (1) completano i numeri del reparto. Numeri positivi, però, vanta anche la difesa azzurra. Delle 19 reti incassate, infatti, 11 sono arrivate in trasferta e solo Inter (9) e Milan (10) possono dire di aver fatto di meglio. Merito anche degli ultimi 180' di campionato: a Verona contro il Chievo e al Barbera di Palermo, infatti, Balli ha mantenuto la sua porta inviolata.
I NUMERI. I numeri complessivi dei reparti, poi, confermano l'importanza di questo duello. L'attacco della Fiorentina ha realizzato 26 gol su 213 tiri in porta e ha perfezionato 898 passaggi su 1217 tentativi. La difesa azzurra, invece, ha vinto 160 contrasti su 235 e conta ben 3039 passaggi utili su 3142 riusciti.
SUL CAMPO. Ma il calcio, si sa, non è una scienza esatta. E dunque sarà importante verificare quello che potrebbe accadere domenica sul campo. Prandelli, per il derby, recupererà Toni dal 1' e schiererà il migliore dei tridenti possibili: Jorgensen a destra, Mutu a sinistra e il centravanti della nazionale in mezzo. Cagni non cambierà il dispositivo a 4, ma deve sciogliere un dubbio. Quello legato alla sostituzione dello squalificato Tosto. In un primo momento gli indizi portavano a Lucchini, con l'inserimento di un centrale (fra Adani, Vanigli e Marzoratti) al fianco di Pratali. Nelle ultime ore, però, sta prendendo corpo la candidatura di Ascoli. E c'è un motivo preciso.
LE TORRI. In questo modo, infatti, Cagni non dovrebbe rivoluzionare il reparto (cambiando due persone), ma limitarsi a un semplice avvicendamento. Che, oltretutto, gli consentirebbe di lasciare nel cuore dell'area di rigore una coppia di colossi. I 186 centimetri di Lucchini e i 184 di Pratali, in sostanza, per opporsi ai 2 metri scarsi (1,93) e all'abilità nel gioco aereo di Toni. In questo contesto, però, non vanno dimenticare i 183 centimetri di Marzoratti (quindi il candidato numero uno se Lucchini dovesse giocare a sinistra) né i 184 di Raggi (che però difficilmente sarà spostato dalla fascia destra). Dettagli? Forse, ma in una gara di questo tipo e in una sfida difesa-attacco così importante sono proprio i dettagli che finiscono per fare la differenza.