ULVIERI, Viola più Uefa che Champions
Toscanaccio di San Miniato, presidente degli allenatori, diplomato Isef, idee politiche di sinistra e mai nascoste, una carriera in panchina lunga quanto un elenco telefonico, Renzo Ulivieri al momento è disoccupato. Disoccupato d’oro come succede a quasi tutti gli uomini del calcio. Arguto e simpatico, furbo, intelligente e competente, segue con attenzione ciò che succede nel mondo del pallone, Toscana compresa.
Ulivieri, cominciamo dalla Fiorentina. Le piace?
«E’ è in linea con la Sampdoria degli anni Ottanta. In quegli anni l’allenavo io e il presidente Mantovani soleva dirmi: guardi Ulivieri, io cerco di comprare i più bravi giovani d’Italia, anticipando sempre la Juve che può comprarseli solo ad Avellino. Ora non posso vincere, la Juve è troppo forte, ma con questa politica dei giovani vedrà che fra quattro, cinque anni lo scudetto lo vinco io. E infatti…».
Quindi…
«Quindi a Firenze devono saper aspettare. Stanno facendo come la Samp di quei tempi, stanno seminando bene e ai tanti giovani di talento, l’ultimo è Osvaldo, hanno aggiunto un vecchio campione come Vieri. Siccome Vieri non ha bisogno di soldi, se ha accettato Firenze con entusiasmo vuol dire che è animato da grandi propositi. Come minimo sarà l’Altafini degli anni Duemila».
Dove arriverà la Fiorentina?
«Lotterà per la Champions, più probabile però che conquisti una poltrona per l’Uefa».
Avanti con l’Empoli…
«L’ho allenato negli anni Settanta, il top l’ha raggiunto la scorsa stagione entrando in Coppa Uefa.
Quest’anno sarà più difficile ma loro lo sanno, mica sono sprovveduti. Al contrario fanno calcio come pochi. Pino Vitale è un uomo di mercato ma è anche un supporto importante per allenatore e giocatori, uno sempre presente in maniera tanto discreta quanto intelligente. Fra gli acquisti mi piace Antonini, qualità più quantità, che lo scorso anno avrei voluto a Bologna.
Il Siena?
«Ha comprato molto e in certi casi anche bene. Con Loria e Lucarelli ha rafforzato la difesa. Tutti dicono che manca una spalla per Maccarone, per me ce l’ha già e si chiama Frick. E non dimentichiamoci Mandorlini: se parte bene è un signor allenatore.
Infine eccoci al Livorno…
«Via Lucarelli, il Livorno ha perso il gol, il carisma, la bandiera. Ma Tavano e Giannichedda, Tristan e Filippini sono buoni rinforzi. Può salvarsi, così come l’Empoli e il Siena. Quattro squadre toscane in serie A a me, toscano doc, fanno piacere. Ad altri non so».