ULIVIERI, Precari si, ma privilegiati
"Siamo precari privilegiati! Pensiamo a chi è precario vero come gli operai in generale e in particolare a quelli della Fiat e di altre aziende che vanno verso la chiusura". Il presidente dell'Aiac Renzo Ulivieri non accetta che per gli allenatori, soprattutto quelli delle squadre di serie A e dei grandi club di B si possa parlare di precariato.
Il suo intervento sulla condizione del lavoro nel calcio è arrivato durante la cerimonia per la consegna della Panchina d'oro che si è tenuta a Coverciano. A differenza di altri settori, il nostro essere precari è anche un modo per alimentare le speranze degli altri.
E questo fa sì che non ci sia posto solo per pochi". Sul razzismo: "Anche gli allenatori possono dare il loro contributo per battere questo fenomeno, basta dare una pacca sulla spalla o fare un altro piccolo gesto per dimostrare vicinanza a quel giocatore che è in difficoltà per cori razzisti". E Ulivieri invita anche i direttori di gara a farlo: "Questi gesti li facciano anche gli arbitri".