TRASFERTA NAPOLI, Parlano i capi tifosi viola
«Ora basta, potrei mollare tutto e andare via». Parole, sfogo, musica di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a corollario della sentenza del giudice sportivo emessa ieri: per i prossimi quattro turni di campionato, a partire da quello di domenica prossima con la Fiorentina, le curve dello stadio San Paolo saranno chiuse al pubblico (fino al 31 ottobre). Il Napoli ha presentato ricorso. E i tifosi della Fiorentina? Sono appesi ad un filo: solo oggi sapranno se saranno autorizzati a partire, ma tutto lascia pensare che saranno invitati a restare a casa. Se De Laurentiis lascerà oppure no il calcio lo scopriremo solo vivendo - come cantava Lucio Battisti di cui in queste ore ricorre il decennale della morte -, ma di sicuro lo sport più popolare in Italia ha vissuto un’altra giornata grottesca. E chissà che accadrà oggi. Sì perché stamani l’Osservatorio dovrà decidere se adottora dei provvedimenti di ordine pubblico. Provvedimenti, per inciso, che potrebbero rendere ancora più pesante la situazione attuale. Naturalmente l’Osservatorio ha rimandato di un giorno qualsiasi scelta per avere un quadro ancora più nitido dopo le valutazioni espresse in sede calcistica. L’Osservatorio, in pratica, ha scelto come guida il giudice sportivo: «Da quella decisione trarremo le nostre considerazioni e conclusioni », ha detto Mazzilli, uno dei responsabili. «L’Osservatorio è un panorama di tutte le posizioni, quindi noi cerchiamo di acquisire più notizie possibili per pilotare una decisione più idonea. Per quel che riguarda il San Paolo, terremo conto di quelli che sono sportivi e tifosi veri, perché il nostro obiettivo è di escludere i violenti».
Mazzilli ha quindi ricordato che la prima giornata di Serie A ha avuto anche aspetti decisamente positivi: «Abbiamo aperto un grande credito verso i tifosi in genere, poi è successo quel che è successo e nel merito sono state già fatte tutte le considerazioni, mentre si è dimenticato tutti che nella stessa giornata c’erano altre partite e in special modo ce ne era un’altra simile a Roma-Napoli per rischio, ovvero Fiorentina-Juventus, per la quale invece si è raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati». Alla luce di queste giuste valutazioni, sarebbe bello che oggi il buon comportamente dei tifosi viola in occasione della gara con la Juve, e non soltanto in quella, fosse tenuto in grande considerazione. Stefano Sartoni, presidente del Collettivo, non ci spera molto. «Mi auguro che noi possiamo organizzare un paio di pullman per andare a Napoli - ci ha detto ieri -, ma credo che sarà difficile: con le curve chiuse e una situazione di tensione altissima l’Osservatorio dirà sì alla trasferta dei tifosi viola...? Magari, ma temo che non sarà così...». Filippo Pucci, presidente del Centro di Coordinamento, si affida con amarezza alla graffiante ironia fiorentina: «Intanto credo fosse giusto squalificare il San Paolo mandando il Napoli a giocare in campo neuteo e a porte chiuse... Invece siamo alla farsa. E allora, tanto per restare in tema, oggi mi aspetto che ai tifosi viola, che si comportano bene, venga impedita la trasferta, mentre a quelli napoletani che si comportano male sarà possibile andare allo stadio... Sì perché vedrete che nei distinti andranno in tanti, molti di quelli che sarebbero dovuti andare in curva... Se l’Osservatorio desse l’ok ai tifosi viola? Lascerei liberi i miei associati di comportarsi come vorrebbero, ma li consiglierei di restare comunque a casa perché credo che fuori dal San Paolo ci saranno comunque grandi rischi...». Infine Walter Tanturli, presidente dell’Atf: «Spero che ci permettano di andare a Napoli. Noi saremmo pronti a organizzare qualche pullman, ma a una condizione: dovrebbero garantirci di arrivare in tempo reale al San Paolo e non entrare nella ripresa... La mia domanda, infatti, è questa: i 20mila napoletani delle due curve squalificate domenica prossima dove saranno...?».