TOTTI, Oggi la decisione sulla Nazionale
Arriverà oggi, molto prima della fine di luglio, data imposta da Giancarlo Abete, la decisione di Francesco Totti sul suo futuro in nazionale. Era stato lo stesso numero uno della Figc a dare una sorta di ultimatum (preoccupandosi però di spiegare come non si trattasse di un vero e proprio ultimatum) a Totti e Nesta in chiave azzurra. «L’Italia ha bisogno di programmazione», aveva tuonato Abete e Totti è spiegherà. E’ prevista infatti per oggi - ore 13.30 a Trigoria-, la conferenza stampa del capitano giallorosso che potrebbe chiudere definitivamente il suo capitolo in azzurro. A Totti non sono piaciute tutte le polemiche e i”giochetti” fatti attorno a questa vicenda e le imposizioni di personaggi più o meno accreditati in Figc.
Dopo il botta e risposta con Albertini («è uno che sparla a sproposito» aveva detto il leader giallorosso dopo l’ennesimo strappo dell’ex milanista) mercoledì l’ultimatum di Abete e ora la risposta di Totti. Non sarà un ”no” incondizionato, ma nemmeno una disposinibilità totale, perchè il capitano della Roma ha sempre tenuto moltissimo ai colori della nazionale, pur mettendo la squadra della capitale davanti a tutto.
L’intenzione di Totti infatti, non a caso, sarebbe quella di dare un ampia disponibilità per le partite importanti che l’Italia dovrà giocare da qui al prossimo europeo, cercando però di risparmiarsi quando magari il suo contributo potrebbe non rivelarsi essenziale.
Un discorso che non fa una piega se visto dalla parte di un giocatore di 31 anni che nella scorsa stagione ha disputato qualcosa come 50 partite (4.333 minuti giocati), diventando il miglior marcatore d’Italia e d’Europa realizzando complessivamente 32 gol. Ma dall’altra parte c’è la volontà della Figc e quindi di Donadoni di avere un assenso incondizionato da parte di tutti i giocatori per non creare ”casi straordinari” e cercare di tenere un atteggiamento unitario con tutto il gruppo: posizione altrettanto rispettabile. Resta da vedere quindi come le due parti vorranno affrontare il discorso e quando il ct Donadoni riterrà importante il contributo di Totti che resta comunque il giocatore più prolifico d’Italia. Altri angoli esistenti possono essere smussati. Ma la sostanza non cambia.