TORINO, Allenamenti a porte chiuse e tifosi delusi
Nel 2007, tendenzialmente, le porte chiuse erano quelle degli avversari dei granata (granata che non a caso vantano il quarto peggior attacco del campionato). Ora, nel 2008, le porte chiuse sono - per cominciare - quelle del centro di allenamenti della Sisport. E serrate resteranno abitualmente, fatte salve soltanto alcune sporadiche eccezioni. Come spiega a chiare lettere lo stesso Novellino: «Una cosa mai successa prima, al Toro? Pazienza, porte chiuse vuol dire porte chiuse. Io l’ho sempre fatto da per tutto. E’ una mia scelta. Il problema è semplice, oltre alle considerazioni di tattica e pretattica: può capitare che io rimproveri sonoramente un giocatore, può capitare che questo mi risponda in modo alterato. Ecco, io non voglio correre il rischio che cose del genere accadano in presenza di tifosi sugli spalti o di giornalisti. Preferisco evitare. D’ora in poi apriremo le porte soltanto per le amichevoli del giovedì, al limite qualche volta al venerdì pomeriggio».
Cairo: «Abbiate pazienza, decisioni che spettano al mister». C’è chi ricorda ciò che succedeva negli Anni Settanta: «Era diventata una vera tradizione, al primo allenamento del nuovo anno erano i giocatori per primi a venirci a fare gli auguri. Tra tutti il più simpatico e disponibile era senza dubbio Pulici». Delusione per gli oltre 60 sostenitori che ieri si sono ugualmente trovati davanti ai cancelli della Sisport: «E i discorsi sul 12° uomo in campo e sulla Maratona? Proprio uno che è cresciuto al Fila doveva farci uno scherzo del genere?».