TONI, Se mi dovessi dare un voto sarebbe un bel 10
Luca Toni ospite alla Tribù del Calcio su Mediaset ha raccontato un pezzo della sua vita prima di diventare il calciatore capace di vincere la Scarpa d'Oro e la Coppa del Mondo:
"Sono partito da Serramazzoni e sono arrivato a giocare in squadre come Fiorentina e Bayern, se devo darmi un voto, mi do un bel 10. Ho fatto molti sacrifici per diventare calciatore, compreso lasciare la scuola. I professori non credevano che potessi diventare un giocatore di calcio e mi dissero che non mi potevo assentare per andare agli allenamenti, allora abbandonai la scuola. Adesso mi piacerebbe vedere quei professori, non per me, quanto per i miei, che ci rimasero molto male. Forse in pochi lo sanno, ma qualche anno fa ho comprato la mia vecchia scuola che era in stato di abbandono per farci un circolo ricreativo. Sono contento di averlo fatto, mi ha reso felice. I miei primi anni da calciatore? Mi ricordo Cavasin a Fiorenzuola che non aveva un gran rapporto con i giovani e mi trattava malissimo. Fortunatamente fu anche l'anno in cui conobbi Marta. Dopo Fiorenzuola andai alla Lodigiani e fu la svolta. L'anno dopo passai al Treviso e poi a 23 anni arrivai in Serie A con la maglia del Vicenza. Il Brescia? Ricordo che ero in soggezione davanti a Baggio e gli chiesi se poteva farmi segnare come aveva fatto con tutti, lui mi rispose che dovevo soltanto correre verso la porta e lui avrebbe pensato al resto. E poi, mamma mia se ci pensava..."