TERZO TEMPO, Bene i giocatori, a deludere è il pubblico

14.01.2008 08:12 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

La serie A si dà la mano. Ma il pubblico non se ne accorge poi tanto e in qualche caso fischia addirittura. Non è stato un grande successo l’esordio ufficiale del “terzo tempo” voluto dalla Federcalcio. Il fairplay continua a essere un optional. Soprattutto sugli spalti.
 Dopo gli episodi di Catania, col rigore nel finale alla Juve che ha acceso tante discussioni, ieri la domenica sarebbe filata via giusta se non fosse stato per il pubblico. I tanti successi esterni non hanno aiutato il debutto del “terzo tempo”, però era auspicabile un comportamento diverso da parte dei giocatori.
 All’Olimpico di Roma, per esempio, se ne fregano del fairplay. Chi se ne importa delle strette di mano, la Lazio è stata battuta dal Genoa. Stesso ritornello a Parma. Sul “terzo tempo” la Fiorentina aveva il brevetto ma vincendo al Tardini i viola hanno innervosito i supporter del Parma che alla fine hanno fischiato tutto e tutti. Senza dimenticare i cori razzisti denunciati dall’ex Mutu e qualche giocatore del Parma che va negli spogliatoi prima di stringere la mano ai viola.

Ma si sda, perdere può far perdere la testa. O nel migliore dei casi arrabbiarsi fino a tal punto di non capire di aver perso una buona occasione. Per lanciare un messaggio importante. «Le buone maniere - ha detto Prandelli - vanno bene anche se sono forzate. Vedrete che alla fine la gente si abituerà. Non so se sia una forzatura, ma se lo è si tratta di una forzatura a fin di bene».
 A Genova, dove la Samp ha stracciato il Palermo per 3-0, si stenta a capire l’astio. Eppure i fischi ci sono e si sentono. Probabilmente le brutte abitudini non si perdono in così poco tempo. E dire che per i doriani era stata una giornata fantastica: aveva segnato anche Cassano.
 Bella, come al solito, la partecipazione di Spalletti che come tecnico non sarebbe tenuto. Ma mister Luciano anticipa tutti: Atalanta e Roma predispongono il “corridoio” e l’allenatore giallorosso si mette davanti a tutti per incrociare per primo le mani con la squadra di Del Neri.