TARDELLI, Toni non è investimento per la Juventus

10.04.2007 10:14 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Fabio Vergnano per La Stampa

«Se la Juve batte il Napoli ipoteca la serie A». Non ha dubbi Marco Tardelli, che oggi non sarà all’Olimpico perché, oltre che il consigliere della società bianconera, fa soprattutto l’opinionista televisivo e c’è la Champions da commentare. Ma alla sfida che lo ha visto protagonista in passato, una volta anche con un gol decisivo per la vittoria, guarderà con grande attenzione. E senza timori: «Sarà una Juve diversa rispetto a quella che ha sofferto con l’AlbinoLeffe. I giocatori sanno benissimo l’importanza di questa sfida e si regoleranno di conseguenza. Probabilmente venerdì pensavano già a questa partita. Non dovrebbe accadere, ma si sa che succede. Sono ottimista, mi preoccupa soltanto il nervosismo che a tratti viene fuori. Non so se sia stanchezza, o il logorio della serie B, un campionato che prosciuga tanto le energie fisiche quanto quelle psicologiche. Ma siamo superiori al Napoli, abbiamo qualità tecniche migliori e lo dimostreremo».

Anche oggi c’è il rischio contestazione o, nella migliore delle iptesi, mancherà il tifo della parte più calda deli spettatori. L’Olimpico potrebbe finire in mano a 2500 napoletani: Tardelli cerca di capire: «E’ una situazione non nuova, mi pare che i tifosi abbiano preso di mira alcuni giocatori, Camoranesi e Zebina su tutti, per ragioni extra calcistiche. Un comportamente che non aiuta due pedine fondamentali della squadra. Anche questo fa parte della situazione che si è creata con la retrocessione. Invece stare vicino alla Juve sarebbe un dovere quest’anno più che mai».



Con una vittoria bianconera il Napoli, terzo in classifica, da sei scenderebbe a nove punti di distacco. Per questo Tardelli pensa a una partita fondamentale anche se mancano quasi due mesi alla fine del campionato. Con la promozione quasi al sicuro («ma non bisogna avere fretta, in A andremo sicuramente, quando non importa») la Juve potrà concentrarsi ancor di più sulla prossima stagione. Le manovre di mercato sono cominciate da tempo, il rammarico di Tardelli e di non poter incidere sulle decisioni. «Non faccio parte dell’area tecnica, quindi non ho la possibilità di esprimere un parere su chi prendere». I nuovi dirigenti non hanno ritenuto che la sua esperienza di giocatore e allenatore potesse essere utile nelle scelte per il futuro. Tuttavia Tardelli segue il mercato con grande attenzione e comunque durante gli ultimi Cda non è stato a guardare: «Ho espresso il mio parere sui giocatori di cui si parla di più. Per ora va bene così, più avanti vedrò che decisioni prendere. E’ un ruolo che accetto perché la Juve mi sta a cuore».

Tardelli ha invitato la dirigenza a convincere Buffon: «E’ il giocatore più determinante che abbiamo, bisognerebbe trovare ogni strada possibile per non farlo scappare. E’ un ragazzo sereno e sensibile, mi pare che abbia capito che la Juve sta facendo il massimo per accontentare la sua voglia di giocare in una grande squadra. Ci sarà da discutere, purtroppo la certezza che Gigi rimanga non possiamo averla. E anche sul futuro di Trezeguet ci sono molti dubbi che spero non frenino la campagna acquisti». Se David parte, due i nomi per sostiturlo: Bianchi e Toni. Tardelli chiarisce: «Sono due ottimi giocatori, entrambi da Juve. L’importante è capire cosa si vuole fare. Toni va bene per l’immediato, Bianchi è la punta giusta se si guarda oltre la prossima stagione. Lo scudetto subito è un sogno. Bisogna guardare alle necessità immediate, ma anche oltre».
Salihamidzic è già bianconero, Frings sta per diventarlo. Due trentenni che lasciano perplesso Tardelli: «Sono tosti. ma vale il discorso fatto per gli attaccanti». Insomma: buoni giocatori che non cambieranno la storia della Juve.