STADIO FRANCHI, Un clima surreale

12.11.2007 09:57 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Niente striscioni, ma neppure cori offensivi contro la polizia e un silenzio quasi surreale. Il Franchi ha vissuto così, in maniera composta e attonita, una domenica che avrebbe potuto essere una festa per il calcio inteso come spettacolo e come emozione e che invece è stata turbata dalla morte di Gabriele Sandri. Un clima che ricordava le partite disputate a porte chiuse dopo la tragica morte di Filippo Raciti: per lunghi tratti, infatti, dagli spalti si potevano udire le voci dei giocatori in campo.
L’unico tentativo di riscaldare l’ambiente - un coro contro la polizia intonato dalla tifoseria udinesi (Non ne possiamo più delle divise blu, no a questo calcio moderno, no alla pay tv) - è stato anzi zittito da una selva di fischi.

Difficile, in una gara segnata da questo clima, prendersela contro la giornata storta dell’arbitro Celi di Campobasso che ha azzeccato pochissime decisioni, protestare per il presunto fallo di mano in area di Felipe su tiro di Mutu, o sulla mancata assegnazione di un fallo a favore dell’Udinese che ha dato origine al gol del momentaneo pareggio della Fiorentina. O ancora discutere sulla perdita dell’imbattibilità stagionale dei viola.
Eppure, Fiorentina e Udinese ce l’hanno messa tutta per onorare lo spettacolo e per almeno un tempo hanno cercato di mitigare l’amarezza dell’accaduto: poi, ha prevalso il cinismo - sportivo, s’intende - dei bianconeri e la stanchezza dei viola, appannati dal recente confronto di Coppa.