SPALLETTI, Cerci è forte, va sostenuto sempre
Luciano Spalletti, tecnico toscano dello Zenit San Pietroburgo, ha parlato al Brivido Sportivo del viola Alessio Cerci: "Quando l’ho conosciuto io, Alessio aveva le qualità per emergere e diventare un calciatore di livello. Qualità che si vedevano già all’epoca. Qualità che fanno la differenza in una squadra ma che, allo stesso tempo, vanno comparate agli equilibri della squadra stessa. Nelle sue corde scarseggia ad esempio la fase difensiva – ha sottolineato Spalletti – ma Cerci ha comunque molte altre doti: scatto, tecnica, estro, gran piede e l’uno contro uno è il suo marchio di fabbrica. Qualità indubbie. Però essendosi trovato a giocare così giovane in grandi squadre come Roma e Fiorentina, è naturale che il ragazzo abbia un po’ sofferto l’impatto, l’urto nel ritrovarsi in un grande club, sotto i riflettori. Non è una cosa facile per nessuno.
Alessio – ha continuato il tecnico toscano che già vanta un ricco palmarès – per esprimersi al meglio deve riuscire a trovare un suo equilibrio personale e va sostenuto nel bene e nel male. Gli è successo tutto velocemente e quando un giovane brucia le tappe qualche ‘bischerata’ ci sta che la faccia. Capita a tutti. Tutti i giovani hanno un po’ di difficoltà a gestire la fama a questi livelli. I talenti nascono, ci sono, tutto sta poi nell’individuare come e dove farli esplodere, come e dove farli emergere". Quanto ad un possibile paragone con Cassano ha risposto: "Tecnicamente sarebbe un bel confronto, caratterialmente Antonio è più estroverso di Cerci". Infine il grande dilemma: cederlo o tenerlo? Ecco l’autorevole parere di Spalletti: "Dipende da tante cose, prima di lasciare andar via un giocatore si devono fare tante valutazioni. Secondo me Alessio è un giocatore che ha grandi qualità e può esplodere… poi, è chiaro, la Fiorentina farà le sue scelte".