Si del CdM al decreto: porte chiuse al Franchi.

Tredici articoli. No a fumogeni e petardi anche a 24 ore prima e dopo le partite. Aumenta la flagranza differita.
07.02.2007 18:07 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Repubblica.it
Quindici pagine e tredici articoli duri, netti, forti e decisi. Eccolo il tanto atteso decreto legge che si attendeva dal CdM di oggi pomeriggio. "Il consiglio dei ministri ha varato il decreto e il ddl, come avevamo annunciato lunedì scorso". Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, al termine del consiglio dei ministri di oggi. "Si tratta di un decreto legge con misure d'urgenza- ha proseguito Letta- e di un ddl per misure più a lungo termine". Il viceministro dell'Interno, Marco Minniti, ha annunciato i contenuti del decreto: "Nel decreto non abbiamo clamorose novità. Tre le parti. La prima riguarda la totale applicazione del decreto Pisanu, con l'abolizione totale di ogni deroga, e l'indicazione che negli stadi non a norma si giocherà a porte chiuse". "Sarà l'osservatorio sulla violenza ad applicare, nella prima riunione di domani, l'applicazione del decreto". Gli stadi non a norma saranno chiusi, anche se l'ultima parola su quali siano resta all'Osservatorio ed arriverà domani. Per la prima volta sarà proibito anche il possesso di razzi, fumogeni, petardi in occasione di manifestazioni sportive. E non solo in occasione della partita ma anche 24 ore primo e dopo. Le pene sono severe. Puniti i club che utilizzano steward con precedenti penali. La flagranza differita è aumenta: possibile l'arresto sino a 48 ore dal reato (ora è 36 ore). Aumentate le pene anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale: carcere da 5 a 15 anni. Inoltre previsto un codice di autoregolamentazione per i giornalisti. Anche Firenze chiude quindi? Amato è per una linea intransigente, la Melandri sembra più tollerante. I tifosi della Fiorentina sono quindi in attesa delle parole dell'Osservatorio di domattina, che ci diranno una volta per tutte se Fiorentina-Udinese sarà aperta o no al pubblico, anche se i presidenti sembra stiano ancora lottando strenuamente per aprire gli stadi almeno agli abbonati.