SERIE A, Sarà un torneo per grandi firme

11.06.2007 09:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Undici scudetti in due (nove del Genoa, due del Napoli) tornato in serie A per un campionato stagione 2007-’08 che promette di essere di elevato interesse e dai contenuti tecnici elevati. Con la Juventus promossa già da qualche settimana, le altre due grandi non hanno bisogno dei playoff e vanno a formare una griglia di partenza come non si vedeva da tempo in serie A, vista l’assenza dalla massima serie del Napoli da sei anni e del Genoa addirittura da 12. Tornano due derby storici come quelli di Torino e Genova. La gioia di Marassi, con le due tifoserie gemellate, è potuta esplodere solo all’ultimo dei sei minuti di recupero decisi dall’arbitro Rocchi, dopo che poco prima l’incontro era stato anche sospeso per una invasione di campo alla notizia del pari tra Piacenza e Triestina. I giocatori, soprattutto quelli del Genoa, sono stati spogliati dai tifosi e i massaggiatori sono dovuti correre negli spogliatoi per recuperare magliette e pantaloncini. Alla gioia di genoani e napoletani ha fatto da contraltare la disperazione dei piacentini. I ragazzi di Iachini avevano bisogno di vincere con la Triestina per disputare i playoff. Passati in vantaggio con Degano, si sono però lasciati raggiungere da Allegretti nella ripresa, con gli alabardati decisi a non giocarsi la permanenza in B. Inutili anche le vittorie del Brescia sul Cesena, del Bologna con l’Albinoleffe e del Rimini con il Mantova. L’ultima giornata di B ha anche deciso la retrocessione in C1 dell’Arezzo (che però resta in attesa del verdetto del Tar sui 6 punti di penalizzazione), insieme alle già condannate Pescara ed Arezzo. Ai play-out vanno lo Spezia ed il Verona.


 Il Napoli ritorna in serie A e scoppia una festa che solo sotto il Vesuvio si può vedere. La squadra porta agli onori del presepe napoletano tre dei protagonisti della sospirata promozione. L’omaggio a De Laurentis, Calaiò e Sosa è dell’artigiano di San Gregorio Armeno Genny Di Virgilio che ha creato le tre figure con la tecnica usata per i pastori natalizi. Ecco i tre personaggi che, secondo i napoletani, meritano da ieri di stare al fianco della’santa famiglia’: il presidente De Laurentis, vestito grigio e sciarpa azzurra del club, è in piedi su una lettera’A’ azzurra, mentre i due bomber posano nella espressione tipica di esultanza, dopo i gol: Calaiò poggiato su un ginocchio imita il gesto dell’arciere e Sosa con le braccia spalancate caccia la lingua. Turisti increduli, appostati sui balconi iper-panoramici dei grandi alberghi, per fotografare il lungomare di Napoli: su via Caracciolo, addosso la maglia degli azzurri, i celebri tuffi nelle acque del golfo sono il sigillo alla festa. Dai palazzi cittadini centinaia di bandiere e manifesti: un modo di festeggiare il ritorno del Napoli in A che accomuna le strade del centro e i quartieri di periferia. A Forcella per esempio, un manifesto’grida’ a grossi caratteri in vico dele Zite: «Produzione di Aurelio de Laurentiis con la regia di Edy Reja». Ecco come i tifosi del rione popolare, ex roccaforte del clan dei Giuliano, vedono la conquista degli azzurri. Basta puntare gli occhi verso l’alto:’Grazie Napoli’,’Santo Napoli’, si legge anche. Mentre le strade sono prese d’assalto dai tifosi - Mergellina, via Partenope, via Marina, piazza Municipio, piazza Dante sono letteralmente assediate dalla gente - i muri della città sono addobbati da chi aspettava questo evento: è il caso di chi ha preparato i manifesti a lutto, per comunicare la morte della serie B.