SERIA A, Petrucci attacca i club
Come può sostenersi un'azienda, anche se anomala come quella calcistica, quando continua a registrare perdite per centinaia di milioni e non fa nulla per cambiare direzione? Questa la domanda che si fanno gli addetti ai lavori dopo il report scritto da PWC ieri sulla situazione di indebitamento del calcio italiano. Non sono mancati i commenti di nomi influenti come il Ministro dello Sport Gnudi, e il presidente Coni Petrucci. Spietata l'analisi del ministro dello Sport e Turismo, Piero Gnudi, che ha parlato di un sistema al collasso: «Io faccio il ragioniere e leggo bilanci molto preoccupanti. In altri ambiti, con quei numeri si parlerebbe di società prossime al fallimento. La crisi è ancora lunga e sarà difficile trovare dei mecenati che investano nel calcio.
Si rischia di non avere società in grado di iscriversi ai campionati», la sua opinione. Duro anche il commento di Gianni Petrucci, presidente del Coni, che ha invitato i presidenti a non piangersi addosso sulla questione degli impianti: «Ad eccezione dello Juventus Stadium, finora ho visto solo plastici straordinari. Se ci si potesse giocare, sarebbe meglio che al Camp Nou. Mi auguro che ci sia presto un passo avanti, anche perch´ non capisco cosa ci sia di così impossibile nell'approvazione della legge. Ma anche se si cominciasse oggi, non cambierebbe nulla per i prossimi 4-5 anni».