SANTANA, La rivelazione viola
La Fiorentina riparte dai suoi pezzi più pregiati e, forse, anche meno conosciuti. Riparte da Santana, l’esterno che pure il presidente Andrea Della Valle ha incoronato come giocatore simbolo, oltre che rivelazione, del 2008, e da Franco Semioli, l’altro esterno che invece, nonostante il sudore speso, fino ad oggi non è riuscito a trovare la giusta integrazione.
Loro, insieme a Daniele Cacia, attaccante proveniente dal Piacenza, ad oggi l’unico arrivo annunciato in vista del mercato di gennaio, potrebbero davvero rappresentare la chiave di volta dell’intera stagione viola.
Santana finalmente sorride e non si tira indietro. Almeno per quanto riguardano gol e assist. Sì, perché di reti, nei soli 582 minuti giocati, l’argentino ne ha messe a segno ben tre (uno a Livorno, due contro il Cagliari), mentre come assist ecco che l’uomo arrivato dalla Terra della Patagonia è secondo, seppur distaccato, soltanto a Slatan Ibrahimovic. L’esterno ex Palermo, dopo le continue ricadute, sembra aver finalmente trovato il suo nuovo equilibrio. E adesso non intende più fermarsi. Soprattutto vuole dimenticare quei cattivi pensieri rimuginati nei momenti più difficili quando voleva smettere di giocare.
Ritrovato Santana, occorre soffermarsi sulla vicenda relativa a Franco Semioli, il grande acquisto dell’ultimo mercato estivo.
L’ex Chievo, a lungo cercato dal duo Prandelli-Corvino e, pur non senza difficoltà, finalmente arrivato in riva d’Arno, deve ancora trovare lo smalto dei tempi migliori e, soprattutto, una perfetta integrazione negli schemi di gioco. Troppo poche, infatti, stando almeno al trend registrato negli anni scorsi, le gare disputate fino ad oggi dal ragazzo di Ciriè. È vero che, ad inizio stagione, una lombosciatalgia ha contribuito a rallentare i suoi ritmi di lavoro, ma eccezion fatta per qualche sprazzo di gara, Semioli resta ancora quasi tutto da scoprire. Chi invece rappresenta una garanzia, a prescindere dal ruolo in cui viene impiegato, è invece Martin Jorgensen. L’esterno danese, finito ko ad inizio stagione per un fastidio muscolare, ha saputo ancora una volta stupire tutti. Come vice-Mutu, a sinistra, così come vice-Ujfalusi, in difesa a destra. La vera sorpresa di questa squadra, alla fine, è stata proprio lui.