SANTANA, Il giorno della rinascita
Con una sonante cinquina, la Fiorentina chiude in bellezza un 2007 davvero pieno di soddisfazioni per i viola.
Nonostante il triplo impegno e una rosa non proprio abbondantissima, la Fiorentina chiude l’anno con il passaggio del turno in Uefa e con un quinto posto a un solo punto dalla zona Champions che riconferma le ambizioni dei ragazzi di Prandelli.
Nonostante la ressa in infermeria, i giocatori viola sono apparsi, ferma restando la scarsa consistenza del Cagliari, in netto recupero soprattutto dal punto di vista fisico, nonostante l’impegno infrasettimanale di Coppa. A incrinare la festa, i fischi a Adrian Mutu, davvero ingenerosi per un giocatore che ha regalato alla squadra un anno e mezzo di gioco a livelli elevatissimi, dimostrando un impegno e un attaccamento alla maglia davvero esemplare. Ma si sa, Firenze, o meglio, una parte dei suoi tifosi non fanno sconti e basta una mezza partita steccata per scatenare commenti pungenti. Mutu, però, non è Pazzini, ha più esperienza e non si è lasciato condizionare. Così, quando segna la rete del secondo vantaggio zittisce la tribuna che poco prima l’aveva fischiato.
Il 5-1 non deve ingannare sui rischi che attendevano la Fiorentina: reduce da una serie di risultati sotto tono, anche perché affrontare Udinese, Inter e Palermo non era certo facile, i viola dovevano vincere e convincere e ci sono riusciti.
Troppo il divario con il Cagliari di Sonetti che ha schierato solo per un tempo due dei suoi migliori talenti (Foggia e Acquafresca), troppo isolato Fini che non ha quasi mai trovato compagni con cui dialogare, troppo approssimativa la difesa rossoblu, capace di regalare con Bianco un rigore ai viola in un’azione assolutamente priva di pericoli. Il Cagliari ha avuto il coraggio di giocare a viso aperto anche dopo aver riacciuffato il pareggio, dopo il vantaggio lampo di Montolivo. Una circostanza che ha indotto i sardi a cercare di giocare alla pari, esponendosi così alla goleada.
L’ultima gara dell’anno ha sancito anche un recupero importantissimo: quello di Marioa Santana. L’esterno argentino ha disputato una prova convincente per tutto l’arco della gara e non solo in chiave offensiva. Dopo i tanti guai fisici, Prandelli recupera una pedina chiave: per la prima volta dall’inizio del campionato, ieri erano a disposizione contemporaneamente tutti e tre gli uomini di fascia.