SACCHI, Chiede scusa all'Atalanta 20 anni dopo
Meglio tardi che mai. Dopo Borgonovo, tocca ad Arrigo Sacchi chiede scusa all'Atalanta per l'episodio del 26 gennaio 1990, quando il suo Milan non restituì una rimessa laterale e si guadagnò un rigore trasformato da Baresi che eliminò i bergamaschi dalla Coppa Italia. "E' una di quelle cose che vorresti non aver mai fatto - ha spiegato il coordinatore delle nazionali giovanili azzurre, oggi in visita al centro sportivo nerazzurro di Zingonia -. In quella occasione non abbiamo avuto il giusto spirito sportivo. Errare humanum est... Ma ci riscattammo in parte nella finale persa contro la Juve, quando Ancelotti fu colpito da un petardo e svenne. Mi disse che se la sentiva di continuare e così non facemmo ricorso".
Sacchi effettuerà visite nei settori giovanili italiani ed ha iniziato da Bergamo. "Partire da qui era un obbligo perchè il vivaio è il fiore all'occhiello dell'Atalanta - ha detto -. Il presidente Percassi crede molto nei giovani ed è un innovatore. E a me piacciono gli innovatori...". Sacchi poi ha tenuto a lezione gli allenatori atalantini per due ore: "Ho cercato di seminare qualche dubbio e magari di dare qualche certezza. Ho detto loro che bisogna partire dal gioco ma anche dalla persona: il fair play è fondamentale. Il mio sogno è riuscire ad avere squadre in grado di vincere e convincere, ma che sappiano anche perdere con dignità".