ROMIZI, Mi ispiro a Xavi e spero di tornare in viola
Ieri contro la Turchia è stato uno dei migliori in campo. Le belle parole di Ciro Ferrara, i voti alti dei giornali. Marco Romizi, ringrazia ma guarda già al futuro. A calciomercato.com il centrocampista della Reggiana racconta del suo esordio con l'Under 21 e parla dei suoi sogni.
Quanto è importante far parte del nuovo progetto dell'Under 21?
E' l'inizio di un nuovo ciclo, abbiamo iniziato col piede giusto. Siamo ragazzi giovani per l'Under 21, è un gruppo costruito in prospettiva. Abbiamo affrontato la partita contro la Turchia con lo spirito giusto, il mister ci aveva chiesto l'impegno e la voglia, speriamo di andare avanti così anche nelle prossime partite e convocazioni. Dobbiamo dimostrare quello che valiamo, per conquistare la qualificazione.
Tu sei di proprietà della Fiorentina, ma giochi in prestito alla Reggiana
Si, giocare in Lega Pro da protagonista ti fa acquistare sicurezza, fiducia nei tuoi mezzi. Gli obiettivi della squadra? Non ne abbiamo, siamo un buon gruppo, che pensa a lavorare quotidianamente, giocare partita dopo partita. Se a fine anno avremmo fatto più punti degli altri vorrà dire che lotteremo per la B.
Ti piacerebbe tornare da protagonista alla Fiorentina?
A chi non piacerebbe? La Fiorentina è una squadra importante di serie A, ma al momento non ha senso pensarci. Devo ancora maturare e crescere, sarebbe un passaggio troppo grande. In futuro lo spero.
Il messaggio più bello che hai ricevuto dopo la partita di ieri?
Mi hanno scritto i miei amici, la mia famiglia, i miei parenti. La Fiorentina? Non mi ha scritto, ma penso abbiano saputo.
Hai un modello?
Mi piacciono Pirlo e Xavi, sono ancora irraggiungibili, io lavoro per essere Marco Romizi, per andare avanti per la mia strada e cercare di fare del mio meglio.
Hai parlato di Xavi, chi merita il pallone d'Oro?
E' una bella lotta, Sneijder se lo merita, ha vinto tanto con l'Inter, Xavi e Iniesta non sbagliano una partita da anni. Io lo darei a Xavi, mi piace più di tutti.
Fino a giugno alla Reggiana, poi?
Chissà...