RIGANÒ, Neto via solo per soldi. Baba pensi a giocare
L'ex attaccante viola Christian Riganò ha commentato così i temi più attuali in casa Fiorentina a Radio Blu: "Il campionato della Fiorentina è ottimo. Siamo quarti e abbiamo l'obbligo di continuare così, sperando che le squadre davanti a noi facciano qualche passo falso. All'Olimpico abbiamo fatto una grande partita, schiacciando una squadra fortissima come la Roma e vincendo meritatamente. Adesso siamo attesi dalla doppia sfida con la Juventus e io sono fiducioso. Sarei stato più preoccupato se fosse stata una sfida secca. Anche in Europa League col Tottenham la Fiorentina se la potrà giocare, dovremo andare là tranquilli e consapevoli della nostra forza. Il ritorno di Gilardino? Mi ha fatto più effetto il ritorno di Diamanti, che più di 10 anni fa giocava insieme a me. Allora era un ragazzino e non mi aspettavo che sarebbe tornato a Firenze. E' cresciuto molto in questi anni, soprattutto a livello di mentalità. All'epoca c'era fretta di salire su il prima possibile e per giovani come Diamanti e Quagliarella non c'era molto spazio. L'abbondanza viola in attacco? Serviranno delle scelte mirate di partita in partita, perché abbiamo tanti attaccanti di primo ordine.
Sarebbe peggio non averne comunque. Babacar? Oltre a essere un ottimo calciatore, ha anche la carta d'identità da parte sua. Deve solo stare sereno perché non può far altro che migliorare accanto ai grandi campioni della Fiorentina. Montella lo stima e avrà il suo spazio. La concorrenza deve stimolare, non abbattere. Al contratto ci pensi il suo procuratore. Neto? Come tanti, non ha capito che qui è un idolo e altrove sarà uno dei tanti. Non capisco come possa rinunciare a una città e una tifoseria come quella gigliata solamente per un milioncino in più. Non sono i soldi che fanno la differenza nel calcio Cuadrado? Era tutto già scritto, se non fosse stato venduto a gennaio avrebbe salutato a Firenze a luglio. E' inutile arrabbiarsi".