REPUBBLICA.IT, Jovetic sempre più vicino a Napoli
Il mercato, ricevuta la doppietta Isla-Asamoah sull'asse Juventus-Udinese, sembra quasi doversi riassestare dopo un colpo subito. Così, muove qualche passo la rinnovata Fiorentina, in cerca di un grande centravanti, ma anche di rinforzi a centrocampo dopo l'addio a costo zero di Montolivo. E per un'Inter che vede sfumare Lavezzi e infittisce i contatti con il Parma per Giovinco (Coutinho in cambio della metà, la richiesta di Leonardi), c'è un Milan costretto a giocare in difesa: attaccato all'idea di cedere un big, senza aver davvero ancora capito chi sarà tra Thiago Silva e Ibrahimovic a salutare San Siro. I due piacerebbero al Psg arabo di Ancelotti. Che però studia anche un altro colpo a effetto. Come il Napoli, che ha individuato l'erede di Lavezzi. È Jovetic, il nome da cui ripartire.
Il Napoli ha scelto. In queste ore De Laurentiis starebbe discutendo con il Psg i dettagli del trasferimento di Lavezzi in Francia. Non manca molto all'ufficializzazione, nonostante la frenata delle ultime ore. Ma il presidentissimo azzurro conta di chiudere, anche per poter lanciare poi un vero e proprio assalto a Stevan Jovetic, obiettivo dichiarato o quasi per sostituire il Pocho. Anche perché il manifesto ufficiale ("Non farei mai questo sgarbo ai Della Valle") sventolato dal numero uno del club, non è che un modo per far uscire allo scoperto la volontà viola di finanziare il mercato con la cessione della sua stella più brillante. Un colpo già studiato nei dettagli: si parla di una cifra vicina ai 20 milioni, a cui aggiungere la comproprietà di Insigne o il prestito di Edu Vargas. Una proposta su cui si dovrebbe trattare, ma che alla fine potrebbe far capitolare un club già pronto ad ammettere che "sarà difficile trattenere Jo-Jo". Tanto che a Napoli già assicurano come il trequartista serbo abbia scelto di rilevare l'abitazione del Pocho a Posillipo. Anche la Roma, che sul giocatore si era mossa in anticipo, sembra destinata ad arrendersi. Anche se a Trigoria non hanno smesso di sperare. Forse, però, è già troppo tardi.