PULGA, Davide ragazzo eccezionale. A Firenze...
La tragedia che ha colpito Davide Astori, scomparso ieri stroncato da un malore in un albergo di Udine nella notte che avrebbe preceduto il match contro i bianconeri, ha scioccato il mondo del calcio italiano, a cominciare dai giocatori che hanno spinto per annullare la giornata di campionato. I tanti ex compagni si sono stretti in un abbraccio ideale alla famiglia e tra chi lo ha conosciuto bene c'è anche Ivo Pulga, che lo ha allenato per due stagioni a Cagliari: "Era un ragazzo eccezionale - spiega a Tuttomercatoweb.com con la voce rotta dall'emozione - un uomo prima di tutto. Si fa fatica a trovare una persona come lui nel mondo del calcio moderno. Una persona sopra le righe, in senso positivo ovviamente. Ha avuto una carriera al di sotto del suo potenziale, avrebbe meritato di giocare nei migliori club al mondo. Quando ho appreso la notizia mi sono cascate le braccia. Morire così non è giusto per nessuno". Pulga ha poi proseguito ricordando i tempi in cui difendevano insieme i colori della società sarda: "Si era fatto una bellissima casa a Torre delle Stelle.
Era un sardo acquisito. Probabilmente a fine carriera sarebbe tornato a vivere lì, perché ormai era di casa, come tanti altri calciatori prima di lui. Era sempre disponibile con tutti, i tifosi gli volevano bene e a quanto ho visto, glie ne vogliono tanto anche a Firenze". Infine una battuta su quello che è stato il passaggio dal Cagliari alla Fiorentina: "In quei giorni mi chiamarono sia i dirigenti del Napoli che quelli viola. Con gli azzurri era tutto concluso e io avevo spinto molto per convincere i dirigenti ad acquistarlo perché era un grande calciatore, un leader. Poi non se ne fece di niente per i diritti d'immagine, ma fortunatamente ha potuto proseguire con una maglia importante come quella della Fiorentina, che ha sempre difeso con grande qualità e determinazione. E' una tragedia per tutto il calcio italiano e soprattutto per la sua famiglia al quale mi sento molto vicino in questo momento".