PUERTA, Stava incantando il mondo e sarebbe diventato papà
Antonio Puerta stava diventando uno dei migliori terzini sinistri del mondo, e sia chiaro che questo giudizio non è un omaggio a un ragazzo che non c'è più, ma il semplice riconoscimento delle sue grandissime doti. Era nato 22 anni fa al Nervion, il quartiere di Siviglia dove sorge lo stadio Sanchez Pizjuan, e malgrado la sua famiglia fosse più legata al Betis — l'altro club del capoluogo andaluso — era entrato da ragazzino nella cantera del Siviglia, diventando in breve il saldo anello di una straordinaria catena di talenti: José Antonio Reyes è dell'83, Puerta era dell'84, Jesus Navas dell'85, Sergio Ramos dell'86. Come Reyes e Ramos, anche lui era stato più volte tentato dalle sirene dei club metropolitani di mezza Europa, dal Barcellona all'Arsenal, sino al Real Madrid, che quest'estate era tornato alla carica offrendo 37 milioni più Cicinho (poi passato alla Roma) per lui e Dani Alves. Il suo sevillismo, però, aveva sempre prevalso, tanto che era definito un importante rinnovo contrattuale; anche perché il Siviglia, nelle ultime due stagioni e grazie all'esplosione di gente come lui, si è trasformato da provinciale a una delle squadre migliori d'Europa. Se n'era accorto pure Luis Aragones: dopo una brillante carriera nell'Under 21, da un anno Puerta faceva parte della nazionale maggiore.
SPINTA Mancino naturale, giocava sulla fascia sinistra a volte terzino ma non di rado ala, interpretando il ruolo in modo molto offensivo. L'abbiamo visto giocare diverse volte, la scorsa stagione, restando impressionati dalla spinta inesauribile che garantiva sulla fascia, dalla sua area a quella opposta, nella quale rivelava anche discrete capacità realizzative.
C'è un celebre gol nella breve e felice carriera di questo sventurato ragazzo, il tiro al volo col quale il Siviglia, nei supplementari, eliminò lo Schalke 04 nella semifinale Uefa del 2006. Da quel gol sarebbero arrivati gli altri trionfi del club, tanto che i tifosi biancorossi l'hanno chiamata «la rete che ha cambiato la nostra vita».
TIFOSI Come tutti i ragazzi cresciuti nel vivaio, Puerta era un beniamino del Sanchez Pizjuan. I giornalisti di Siviglia lo descrivono come un ragazzo felice di essere diventato un campione con la squadra del quartiere nel quale era nato. Le immagini in arrivo dalla Spagna mostrano centinaia di tifosi riunitisi fuori dallo stadio dove ieri a mezzanotte è stata allestita la camera ardente, mentre i funerali si svolgeranno questo pomeriggio. A stringere ulteriormente il cuore, si è saputo ieri che Antonio stava per diventare padre: la sua compagna, infatti, è incinta di sette mesi e mezzo.