PUCCI, Vogliamo capire le prospettive dell'ACF

14.12.2018 19:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Radio Bruno Toscana
PUCCI, Vogliamo capire le prospettive dell'ACF
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Filippo Pucci, presidente dell'ACCVC, ha parlato della riunione straordinaria che si svolgerà giovedì prossimo tra tutti i club associati e che avrà come tema centrale quello di decidere che posizione prendere nei confronti della Fiorentina: "Essendo un'associazione composta da oltre 250 viola club, è doveroso ritrovarsi per capire le posizioni di tutti. In questo momento è difficile per il consiglio direttivo prendere una posizione collettiva, abbiamo sempre fatto così, quindi prima di prendere posizioni ufficiali c'è bisogno di confrontarsi tutto insieme. A noi interessa capire cosa fare e cosa non fare sulle prospettive future della Fiorentina. Un incontro con la proprietà? Io sono sempre stato abbastanza contrario a queste riunioni settoriali. La Fiorentina è un bene di tutta la tifoseria e se la proprietà ritiene di dover parlare deve farlo a tutti. Quando l'associazione per nome di tutti i viola club potremmo anche decidere di chiedere un incontro, così come potremmo decidere anche di non prendere posizione. Se ci fosse il bisogno di capire il futuro sportivo della Fiorentina ritengo che la proprietà dovrebbe spiegare e chiarire i propri programmi a tutti. All'inizio dell'era Della Valle i fratelli venivano in città e illustravano i loro progetti ai tifosi e alla stampa, secondo la mia opinione sarebbe il caso di tornare a queste dinamiche. Ma oggi come oggi continuare vivendo alla giornata non aiuta, questo anonimato alla tifoseria difficilmente può stare. Se ci fosse un giudizio generale non soddisfatto del momento attuale penso che le associazioni del tifo siano libere di farlo presente. L'autofinanziamento è una politica che può avere i suoi lati positivi, ma a lungo termine e in forma ripetitiva bisogna stare attenti.

Quando si vende si fa cassa, ma quei soldi incassati devono essere reinvestiti. Se qualcosa si sbaglia quando si va a ricostruire si crea un problema che si ripercuote su tutte le aspettative. Basta vedere quel che succede altrove. La Roma nell'ultimo anno ha venduto fior di giocatori e oggi se ne vedono i risultati. Dal punto di vista sportivo è innegabile che un regime di autofinanziamento alla lunga ti indebolisce. Comunicazione con la città? Dopo la prestazione con il Bologna, chi è abituato a stare nel mondo del calcio si aspettava una presa di posizione della società. Invece c'è sempre e comunque silenzio, che viene interpretato come menefreghismo. Magari non è così, ma il messaggio che passa è di disinteresse. Rispondere che qualche punto in più avrebbe cambiato le cose non può bastare. Un'associazione come la nostra ha il dovere di riunirsi e capire qual'è la posizione comune".