PUCCI, A Napoli niente tifosi viola

04.09.2008 08:34 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: la Nazione

A porte aperte o a porte chiuse la partita del 14 settembre contro il Napoli? Per ora accostate, in attesa della decisione del Viminale in accordo con il Comitato per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Ma qualunque sarà la scelta - pugno durissimo o più morbido - da Firenze si muoveranno pochi tifosi. Il precedente dell'anno scorso, quando la squadra viola giocò in notturna a Napoli, consiglia una prudenza che sfiorerà l'assenza. Il motivo lo spiega Filippo Pucci, presidente del Centro coordinamento viola club: "L'ultima volta i duecento tifosi viola che seguirono la Fiorentina al San Paolo si trovarono in una situazione di pericolo. Parlare di avventura è riduttivo...La polizia scortò i tifosi viola vicino allo stadio e poi ammise di non poter garantire loro la sicurezza. Il consiglio che fu dato fu quello di "correre alla svelta" per entrare all'interno del San Paolo. Non è possibile andare allo stadio in queste condizioni..." La decisione del Comitato per la sicurezza della manifestazioni sportive non cambierà la vita dei tifosi viola, anche se qualcuno, in caso di "porte aperte", seguirà comunque la squadra: "Credo che sarebbero pochissimi - dice Pucci - e comunque ancora non ci siamo posti il problema organizzativo.

Una soluzione potrebbe essere quella di giocare a porte chiuse su campo neutro, come successo contro l'Ascoli. Questa potrebbe essere la soluzione più giusta". Ma è giusta la decisione di impedire le trasferte a tutta una tifoseria - quella del Napoli - per colpa di un numero limitato di facinorosi, inflitrati, all'interno dello zero virgola cinque che crea problemi, come dice il presidente De Laurentiis? Pucci è convinto di sì: "Quando si stabiliscono delle regole bisogna rispettarle, ci vuole un segnale chiaro e non è più possibile tollerare orde di barbari che creano pericoli per gli altri o distruggono quello che incontrano. Anche noi a Firenze abbiamo passato momenti difficili, poi è stato fatto un bran lavoro e le cose sono cambiate. C'è stata la collaborazione di tutti, la società ha parlato in modo chiaro e i risultati ottenuti hanno aiutato a portare un nuovo clima. Mettiamo insieme tutto questo e otteniamo un comportamento virtuoso". Sperando, ovviamente, che il vento felice continui a soffiare