PROGETTO VIOLA, Corvino e Prandelli pensateci voi

03.02.2008 07:05 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione

Se dovessimo puntare tre numeri sulla ruota del campionato, sceglieremmo 73, 74 e 37. Sono i punti che la Fiorentina ha raccolto dalla stagione 2005/2006 a oggi: in totale siamo a 184, un’infinità.

SFIORATA una clamorosa retrocessione in B, Diego e Andrea Della Valle nel giugno di tre anni decisero di cambiare rotta. Si affidarono al direttore sportivo che in Italia si era messo in evidenza come esperto di settori giovanili, il «salvatore» del Lecce, che grazie a lui aveva scoperto una serie notevole di campioni. Stiamo parlando di Pantaleo Corvino da Vernole. Andrea Della Valle lo presentò il giorno prima dell’annuncio di Cesare Prandelli come allenatore. Furono loro due i primi mattoni del progetto Fiorentina. Corvino prese possesso del suo incarico con mille idee in testa. Pochi giorni fa, ricordando quel periodo, ha confessato di aver chiesto prima De Rossi alla Roma, poi Ledesma e Vucinic al Lecce. Dopo tre giorni Corvino si incontrò con i genitori di un allora sconosciuto Balotelli, ma l’affare sfumò. Poi arrivò Frey, uno dei primi veri colpi dell’era Della Valle. Quindi Toni, il bomber strappato al Palermo al termine della «madre di tutte le trattative» di quell’estate.



MA IL MEGLIO di sè Corvino lo aveva dato alle buste, decidendo di lasciar perdere Miccoli e Maresca, lasciando alla Vecchia Signora anche l’altra metà di Chiellini. A causa di quello strappo, rivelatosi poi felice, i rapporti fra Moggi e la Fiorentina si incrinarono irrimediabilmente, lo avremmo capito l’estate dopo, quando scoppiò Calciopoli. Corvino ebbe anche il merito di scegliere Prandelli insieme ai Della Valle. Inutile ricordare ora la fondamentale importanza della presenza di Cesare in questa squadra, in una società che fino ad allora aveva patito, inesorabilmente, la lontananza fisica della proprietà durante la settimana, prima delle partite. Corvino e Prandelli, Parndelli e Corvino.

FIRENZE si è innamorata di loro: è bene ricordarlo adesso che qualche critica è piovuta sulla gestione del mercato invernale. Corvino ha ribadito che non si trattava di una sessione di riparazione, in quanto «non c’era nulla da riparare». Della Valle, Corvino e Prandelli non hanno mai perso la testa quando i paradossi della giustizia sportiva hanno rischiato di mandare la Fiorentina all’inferno. Squadra e società hanno centrato la qualificazione in Champions per due anni consecutivi, non riuscendo mai a giocarci. Questa doppia frustrazione brucia ancora nel cuore dei tifosi.

OGGI che affrontiamo il Milan con sette punti di vantaggio, occorre ricordare anche i momenti bui della penalizzazione. Per avere più forza, per non lasciarsi andare di fronte a un avversario così imponente e prestigioso. La Fiorentina è viva più che mai, e se nel calcio c’è una giustizia riuscirà a giocare in Champions l’anno prossimo. Garantiscono Della Valle, Corvino e Prandelli, quelli che non perdono mai la testa.