PRES.TIANJIN, Cannavaro disse no a Radamel Falcao
Di trasferimenti saltati per volontà dei giocatori, nella terra promessa cinese, se ne sono registrati diversi. Certo, in molti non sono riusciti a resistere al fascino dei soldi d'oriente, anche se altrettanti hanno preferito continuare a giocare nel calcio che conta. Di un trasferimento saltato per colpa di una dirigenza cinese, al momento, non era ancora giunta notizia; ed invece, a quanto pare, è successo anche questo.
Era tutto fatto tra il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro e Radamel Falcao: il centravanti che ha incantato Manchester nell'andata degli ottavi con il City, soltanto poche settimane fa, aveva trovato l'accordo con la squadra cinese per il suo trasferimento; tutto bloccato però da Fabio Cannavaro che, orfano di Kalinic, ha sostenuto al suo presidente l'incompatibilità del centravanti colombiano con i suoi schemi di gioco.
Confessione, peraltro, arrivata dallo stesso proprietario del club, Shu Yuhui: "Jorge Mendes è venuto qui. Era tutto fatto per il trasferimento di Radamel Falcao: l'affare saltò in dirittura d'arrivo per il volere di Fabio Cannavaro. Lui disse che il giocatore non era adatto allo stile di gioco della squadra. Devo scusarmi con Jorge. A giugno teoricamente non avremo un limite di acquisto, ma in più occasioni è capitato che i giocatori si rifiutassero di venire qui. E' il caso di Diego Costa. Quello che posso dire è che faremo di tutto per portare qui un attaccante importante, del livello di Diego Costa".