PRANDELLI, Tira le orecchie a Frey e Mutu

13.01.2008 07:02 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Cominciare il 2008 con una vittoria: questo si aspetta Cesare Prandelli dalla sua squadra oggi di scena a Parma, tutto il resto - voci di mercato, discorsi sul futuro, suggerimenti come quelli fatti in questi giorni da Frey e Mutu - passa per lui in secondo piano. Il tecnico viola vuole a tutti i costi una vittoria per continuare la corsa verso il quarto posto.
 «Abbiamo lavorato tanto a Marbella ma tutti hanno risposto bene. Per questo non dovranno esserci né scuse né alibi e non dovranno pesarci neppure le voci di mercato. Io voglio vincere, troveremo un Parma solido e grintoso che con l’arrivo di Lucarelli potrà lottare per un posto in Uefa. Per me questa resta sempre una partita speciale, lì ho vissuto due anni molto intensi umanamente e professionalmente. Ma ora voglio i tre punti e mi aspetto dalla mia squadra che lotti su ogni pallone per portarli a casa».
 Il Parma non perde sul suo campo da ottobre quindi l’impegno si annuncia tutt’altro che facile. Ma Prandelli ha fiducia e carica i suoi senza disdegnare di rispondere a Frey (che oggi rientrerà dopo l’intervento al menisco) e Mutu oggetti del desiderio di diversi club e assai loquaci in questi giorni su tetto ingaggi, rinforzi, strategie societarie: «I grandi giocatori hanno nella loro anima la volontà di vincere e migliorarsi sempre e di avere una squadra molto competitiva e da questo punto di vista nelle loro parole non c’è nulla di male.

Ma poi non bisogna andare oltre certe competenze, non bisogna dare consigli o messaggi alla società che è in grado di programmare il futuro di questa squadra. Noi dobbiamo essere professionisti e professionali e pensare solo a lavorare sul campo, la società lo farà fuori. E comunque quel che più conta è che entrambi abbiano detto di voler restare. Per il resto tutti qui vogliamo vincere ma si può farlo anche non riuscendoci, cercando di preparare la squadra ad avere una mentalità vincente, a non accontentarsi mai».
 Prandelli in ogni caso rinvia tutto a fine stagione: «Ci aspettano tanti impegni e noi non vogliamo mollare nulla, a giugno si faranno i bilanci, allora capiremo se potremo migliorare ancora questa squadra o se dovremo rivedere progetto e obiettivi». Poi una battuta ai sospetti avanzati da Mutu per cui anche i recenti pettegolezzi potrebbero essere un segnale che la Fiorentina inizia a dar fastidio: «Certe voci di mercato se, come hanno detto Mutu e Frey, non sono suffragate da proposte concrete potrebbero in effetti essere state messe in circolo per destabilizzare un gruppo forte come il nostro. Per il resto - sorride - se non si vuol essere fotografati basta starsene a casa tranquilli».