PRANDELLI, Pirlo, Cassano e Pazzini le tre certezze
"Adesso guardiamo avanti". E' il ritornello della Nazionale dopo la sofferta vittoria in Estonia, la prima del 2010, ed è anche il segno che finalmente, tirato un sospiro di sollievo per averla scampata bella, l'Italia di Prandelli può smettere di combattere con gli incubi del passato, per pensare alla costruzione del nuovo ciclo senza essere inseguita dai fantasmi. Martedì a Firenze contro le Far Oer potrà consolidare l'autostima, non del tutto recuperata. E tra un mese, prima in Irlanda del Nord e poi a Genova con la Serbia, misurerà contro avversari più difficili la propria effettiva consistenza tecnica. Per il momento si gode alcune certezze ritrovate: da troppo tempo non ne aveva più.
CASSANO - Pur con le fisiologiche intermittenze, che rientrano nelle sue caratteristiche atletiche e tecniche, il talento della Sampdoria ha fatto quello che il ct e i compagni si aspettavano da lui: ha firmato la partita, con un gol e un assist, e ha dimostrato di potere reggere il ruolo di principale risorsa del calcio italiano attuale. Si dovrà confermare contro rivali più forti dell'Estonia, ma intanto si è guadagnato la gratitudine di Prandelli: "Devo ringraziare Antonio per la disponibilità". Alla vigilia il commissario tecnico aveva parlato della necessità di farlo sentire importante per il gruppo: dal punto di vista psicologico l'obiettivo sembra raggiunto.
PIRLO - E' il neocapitano, in attesa del rientro di Buffon a marzo, e in effetti si è assunto la responsabilità e i rischi del ruolo di leader in campo. E' stato fin dall'inizio della partita l'unico a cercare giocate non banali: il suo esempio ha finito per indurre i compagni a imitarlo, almeno nella ripresa. Il ct gli sta ancora cercando la posizione migliore per renderlo complementare agli altri due azzurri di classe internazionale - Cassano e De Rossi - ma è evidente che la squadra non può prescindere da lui. La sua abilità nei calci piazzati è determinante per rompere l'equilibrio, visto che i tre gol della partita di Tallinn hanno confermato come ormai siano sempre più spesso i corner o le punizioni a decidere il risultato.
PAZZINI - E' l'altra conferma di una serata in cui Prandelli doveva appunto verificare se il centravanti della Sampdoria potesse diventare il punto di riferimento di un reparto che fatica a trovare gli eredi della ricca generazione di Totti, Del Piero, Inzaghi e Vieri. Il dubbio sulla sua statura internazionale pare superato e permette di aspettare con meno ansia il ritorno al gol di Gilardino. Il fatto che proprio Prandelli lo abbia promosso titolare, dopo averlo bocciato quando allenava la Fiorentina, testimonia la crescita di un attaccante che in poco più di otto mesi ha vissuto una repentina e inimmaginabile svolta della carriera.
LE CORREZIONI - Non tutto, però, ha funzionato bene in Estonia. Anzi, i mediocri avversari, che si sono molto lamentati con l'arbitro spagnolo per un presunto rigore, hanno messo in difficoltà la Nazionale più di quanto fosse lecito, visto il loro limitato livello. Lo stesso Prandelli ha rilevato come la fase difensiva non sia stata sempre impeccabile. "Abbiamo subito qualche contropiede di troppo". Non è una censura al quartetto difensivo in sé, né al portiere Sirigu, che ha vinto il ballottaggio con Viviano ma ha pasticciato sul gol dello svantaggio. E', piuttosto, una critica all'equilibrio complessivo. Gli aggiustamenti di Tallinn sono più di un indizio: Quagliarella (per Pepe), Palombo (per Montolivo) e il debuttante Antonelli (per Cassano, ma solo perché il sampdoriano era stanco) reclamano spazio. Al di là del loro eventuale inserimento contro le Far Oer, le prove poco convincenti di Pepe e Montolivo sono state evidentemente considerate dal commissario tecnico, anche se ha preferito promuovere la squadra nel suo complesso e non si è addentrato nei giudizi sui singoli giocatori.
LA CLASSIFICA - Il facile successo della Serbia in casa delle Far Oer già prefigura il duello con i serbi per il primo posto nel girone, che vale la qualificazione diretta a Euro 2012, e l'opportunità di segnare il maggior numero possibile proprio contro le Far Oer, martedì prossimo a Firenze. Ne consegue che Prandelli non potrà abbandonarsi troppo al turnover. Sono comunque possibili tre cambi, uno per settore: verranno valutati tra oggi e domani, anche in base alle condizioni fisiche dei 23 convocati.