PRANDELLI: "NON SARA' UNA SFIDA ALLA PARI MA NEL CALCIO MODERNO NON BASTA LA TECNICA"

16.10.2009 13:47 di  Gianluca Losco   vedi letture
PRANDELLI: "NON SARA' UNA SFIDA ALLA PARI MA NEL CALCIO MODERNO NON BASTA LA TECNICA"
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Vigilia di campionato per la Fiorentina, che domani è attesa a una delle trasferte più importanti e più sentite della stagione, quella di Torino contro la Juventus. Diversi dubbi fra i viola, legati alle condizioni di Marchionni e Mutu ed al ritorno dal Perù di Vargas; probabilmente Cesare Prandelli li scioglierà solo all'ultimo. Queste le dichiarazioni rilasciate in sala stampa dal mister gigliato.

Sulla formazione: "Ci provate sempre, ma ora non è il momento perchè l'allenamento di oggi sarà quello più importante. Dobbiamo valutare la condizione di Vargas, rientrato stanotte e le condizioni di tutti gli altri nazionali".

Sul periodo di fuoco che aspetta la Fiorentina: "Ci aspettano molte partite impegnative. In questi anni la squadra ha dimostrato di aver forse trovato la maniera giusta per preparare le gare. Priorità assoluta sulla gara che dobbiamo affrontare, domani ci sarà una partita importantissima su un campo difficile; vediamo se riusciamo a mantenere il concetto di squadra vera e se riusciamo a mettere in difficoltà una squadra come la Juve. Per vincere qualcosa di importante devi mettere le basi, e noi in questi anni le stiamo cementando. Qualcosa arriverà".

Sulla vittoria di due anni fa e l'esultanza dei tifosi: "Ricordo sempre l'episodio di 35.000 persone che aspettano la squadra per il raggiungimento del quarto posto. Dobbiamo capire dove viviamo: viviamo a Firenze e rappresentiamo la Fiorentina, dobbiamo sempre essere all'altezza".

E' la partita dell'anno? "Non ci sono le partite dell'anno, ci sono le stagioni che danno significato al lavoro. Una squadra come la nostra deve avere sempre fiducia in se stessa e questa cosa non la puoi improvvisare. Perciò non ci si può basare solo sugli episodi. La Juventus vorrà da subito recuperare i punti dopo la sconfitta di Palermo, noi avremmo meritato di arrivare a Torino da primi in classifica. Noi dobbiamo andare in campo per vincere la partita, con questa mentalità".

Sarà una sfida alla pari? "Non alla pari, perchè i valori tecnici sono evidenti a tutti. Però sono sempre più convinto che in questo calcio il valore tecnico non basti. Quando hai la consapevolezza che in campo vedi il lavoro che stai facendo, allora puoi sopperire alla mancanza tecnica. Come personalità di squadra dobbiamo ancora crescere".

Sulla Juventus: "La Juve di Ferrara ha da subito dato un'impronta di carattere e di saper stare in campo da squadra, poi è chiaro che in una stagione ci può stare un momento di difficoltà. Affronta tutte le concorrenti con un piglio da provinciale, mette sul campo gli stessi valori. Noi non pensiamo di essere concorrenti dell'Inter, aldilà del risultato di domani".

Sulla partite dell'anno scorso: "Io mi ricordo l'anno scorso quelle 2-3 trasferte dalle quali siamo tornati con zero punti ma dove abbiamo offerto un ottimo calcio. Poi ogni partita ha una sua storia, è inutile parlare di rivincite e rivalse".

Su Diego e la possibile sostituzione di Vargas: "Diego è un giocatore moderno, sorrido quando si parla di mezza punta. Non è una mezza punta ma un centrocampista offensivo completo, perchè ha una tecnica eccezionale ed aiuta anche la squadra. Per quanto riguarda Vargas, prima di pensare a dei cambiamenti voglio cercare la continuità, quindi spero che mi possa dare la disponibilità per domani. Mutu ha fatto ieri il primo allenamento, è arrivato con un problemino, vediamo come sta oggi".

Cosa ha la Fiorentina in più con Zanetti e senza Felipe Melo? Cosa ne pensi della possibilità che Amauri possa insidiare Gilardino in Nazionale? "Zanetti e Felipe Melo sono due giocatori che non si possono mettere a confronto perchè hanno caratteristiche diverse. Melo ci ha dato la personalità e la fisicità, Zanetti penso ci possa dare qualcosa in più sullo sviluppo del gioco e per cercare di essere meno prevedibili. Quello di Gilardino per fortuna non è un problema mio".

Su Melo e sulle 200 partite in viola: "Io ho conosciuto un ragazzo sensibile, sicuramente avrà delle emozioni. Non voglio ricordare una partita in particolare ma quella di domani, sperando di poterla ricordare in futuro".