PRANDELLI, Con più cattiveria avremmo vinto
Prandelli ripete lo stesso aggettivo: importante. La Fiorentina ha giocato una partita importante e anche il suo campionato potrà diventarlo. Il segnale arrivato da San Siro è definitivo, certe cose non s’improvvisano, o uno ce l’ha oppure non se le può inventare. La squadra ha avuto coraggio all’inizio della partita, poi la grinta si è indebolita, ma è arrivato un altro cambio di rotta.
«Prima giocavamo troppo bassi», dice Prandelli. Negli spogliatoi la svolta: «Ho detto che con quell’atteggiamento rischiavamo solo di dover aspettare il minuto del raddoppio. Ho chiesto a tutti di giocare più alti, come nei primi venti minuti. Ci siamo riusciti, la reazione è stata quella giusta. Sono contento per il risultato, contentissimo per il comportamento della squadra». Kuzmanovic e Semioli al posto di Donadel e Santana: due cambi per vincere la partita?
«L’intenzione era quella. Ci abbiamo provato, ma è inutile parlare del risultato… Avrebbe potuto vincere il Milan con Inzaghi, oppure noi se Kuz non avsse colpito il palo, oppure il contropiede di Adrian non fosse finito fuori. Sono più contento per come abbiamo giocato contro il Milan a San Siro. E’ stata una partita incoraggiante…».
A che punto è la crescita della Fiorentina?
«Quando riusciremo a concretizzare i contropiede in tre contro uno allora saremo davvero una grande squadra…».
Contropiede a parte, l’autostima sarà cresciuta parecchio.
«Speravamo di giocare una partita così. Il valore di questi ragazzi è alto, partite così ci fanno capire che stiamo lavorando bene, dobbiamo solo continuare».
E’ stata la miglior Fiorentina in trasferta da quando c’è Prandelli?
«Forse sì. Anzi, considerato tutto sì.
Il Milan è campione d’Europa e aveva appena vinto la Supercoppa. Morale a mille, valori assoluti. Ma noi dobbiamo capire che le nostre qualità possono permetterci di giocare bene contro queste squadre. Anche a San Siro e in stadi di questo tipo».
La personalità che serviva in trasferta finalmente è arrivata…
«Abbiamo lavorato per questo. La risposta contro il Milan è stata quella che speravo. Il concetto è questo: dopo aver raggiunto il pareggio non ci siamo accontentati. Volevamo vincere, ci abbiamo provato: conta questo. Io sono contento quando vedo tanti miei giocatori che attaccano, contro il Milan è successo anche nel finale della partita. Questo, lo ripeto, è ancora più importante del risultato».
Mutu ha fatto la differenza…
«Adrian è un valore aggiunto, siamo contenti di averlo. Secondo me quest’anno potrà fare meglio anche della scorsa stagione».
E Vieri com’è andato?
«L’ho visto bene, ha tenuto palla. Fra un po’ vedremo Vieri alzare le braccia». Ora c’è la pausa di campionato: in questo momento forse sarebbe stato meglio continuare…
«Sapevamo che ci sarebbe stata e ci siamo programmati. Lavoreremo senza tanti nazionali, ma questo fa parte del gioco».
C’è stato uno scontro fra Liverani e Kakà quando il Milan ha continuato l’azione mentre Kuzmanovic era a terra…
«Avevano ragione loro. Noi eravamo stati i primi a continuare a giocare mentre Kuz era infortunato».
Nel finale di partita lei invece si è arrabbiato con il quarto uomo dopo la punizione al limite dell’area per il fallo su Inzaghi…
«Poi mi sono chiarito con l’arbitro Farina…»
Tutto risolto?
«Sì, perché non è cambiato il risultato».