PRANDELLI, Avrei voluto tanti bambini allo stadio

21.09.2008 09:22 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: la Gazzetta dello Sport

"Gila ?Lasciarlo fuori in un momento così è quasi impossibile". Cesare Prandelli cerca la prima vittoria in A e svela una sola matrioska del suo turnover: il ricambio ci sarà, non massiccio. "Io — dice — voglio sempre una squadra frizzante: dobbiamo trovare la convinzione nella continuità. Jovetic? Sta bene, è entusiasta. Chi mi ricorda? Il primo Totti, ma per me è più una seconda punta". La sfida torna dopo tre anni. C'è la prima convocazione per Comotto e il ritorno di Gamberini, bolognese in viola che si lussò la spalla in Cipro-Italia il 6 settembre. E c'è un Bologna "tosto — fa Cesare Prandelli — che ha in Di Vaio e Volpi due che fanno la differenza". Fiorentina col 4-3-3, Bologna col 4-2-3-1: c'è Arrigoni che vuole evitare la centesima sconfitta in A (è a 99) e capire la sua creatura, strepitosa a Milano, incartocciata contro l'Atalanta. "Possiamo fare meglio — fa Daniele Arrigoni —, ma ancora non so che valore abbiamo. Dovremo correre, sacrificarci e ribaltare l'azione".

E' insomma il derby dell'Appennino, dell'amarcord. E' storia bella (di Fulvio Bernardini che vinse lo scudetto di qua e di là, di Roberto Baggio) di sfottò sempiterni, ma anche di quell'episodio bruttissimo, stazione di Rifredi, 18 giugno 1989, il tifoso bolognese Ivan Dall'Olio colpito da una molotov. Allora si accese un'ostilità che da anni e anni non c'è più. Sparita. I dirigenti di Bologna e Fiorentina hanno provato ad aprire le porte: macché, niente biglietti, soltanto abbonati. "Decisione da rispettare — fa Arrigoni — ma non molto comprensibile". "A quel punto sarebbe stato bello — dice Prandelli — riempire lo stadio con tutti i bambini, peccato..."