PIOLI, Oggi limiti tecnici. Le parole sul mio futuro...
L'allenatore viola Stefano Pioli ha commentato a Sky Sport la sconfitta subita dalla sua squadra a Cagliari per 2-1: "Quando si perde, dopo ci si attacca troppo all'intensità e ai duelli. Oggi non abbiamo giocato ai nostri livelli, quando eravamo in favore di vento dovevamo gestire meglio la palla: dovevamo far meglio, poi è chiaro che nel secondo tempo il Cagliari ha spinto di più. Ci voleva una prestazione a livello tattico migliore. Abbiamo subito un gol, il primo, dove non eravamo ben piazzati. Ho visto troppe imprecisioni. Non siamo riusciti ad allungare bene la difesa avversaria e abbiamo sbagliato troppi passaggi in fase di impostazioni, credo ci volessero movimenti che mettessero il Cagliari più in difficoltà. Ma abbiamo lottato. Il vento? Ci sono situazioni che i giocatori devono essere bravi a leggerle. Non abbiamo le caratteristiche del Cagliari, ossia giocatori con grande stazza, quindi per noi costruire bene è troppo importante e stasera non ci siamo riusciti. Gioco a sprazzi? E' normale che sia così, nel senso che dentro la partita ci sono vari momenti da sviluppare e interpretare. Credo che abbiamo avuto un buon approccio ma abbiamo commesso troppi errori.
A livello mentale la nostra squadra si fa condizionare troppo dagli episodi deprimendosi: dobbiamo stare in partita con più continuità ed equilibrio. La giovane età può incidere, però i giocatori hanno avuto le esperienze giuste per leggere determinati momenti. Mancati gli attaccanti? Tutte e due le squadre sono state intense e hanno sporcato la costruzione iniziale. E' chiaro, poi, che ci si aspetti sempre qualcosa di più da Chiesa o Muriel ma stasera non è stata magari la loro serata. Europa svanita? Questa sconfitta ci allontana. Oggi c'era bisogno di una prestazione diversa, ora dobbiamo ricaricare le batterie, poi è chiaro che se non faremo tanti punti sarà difficile puntare all'Europa. Mie parole sul futuro? Era una costatazione quella sulla scadenza, ma questa non mi ha fatto perdere né serenità né motivazione. Dico la verità: non ho mai lavorato meglio come quest'anno in un centro sportivo. Ho deciso sì cosa fare, ma non se rimanere o andare via dalla Fiorentina in particolare. Ho ben chiare le cose che devo mettere sul piatto le cose per stabilire il mio futuro, io sono contentissimo di come sto lavorando col gruppo. Però è inevitabile che finisse il mio primo ciclo, devo mettere sul piatto tutto, affrontarlo e deciderlo".